Renzi: “Appena eletto segretario sistemerò Crisafulli”. Invece Mirello ha ‘sistemato’ lui e Davide Faraone…

UN ACCORDO DI POTERE SOSTENE LA CORSA ALLA SEGRETERIA DI FAUSTO RACITI. UNA SPARTIZIONE DI POLTRONE ‘BENEDETTA’ DALLA SEGRETERIA NAZIONALE DEL PARTITO. MA NEL PARTITO DEMOCRATICO SICILIANO CI SONO TANTE PERSONE LIBERE E PER BENE CHE VOTERANNO CONTRI QUESTI ‘GIOCHI DI PALAZZO’ PREMIANDO GIUSEPPE LUPO E ANTONELLA MONASTRA

di Carmelo Raffa

Mancano pochi dati relativi alla preselezione dei candidati del PD che dovranno presentarsi alle primarie siciliane del 16 febbraio e dagli scrutini già effettuati si delinea chiaramente che i tre prescelti saranno Fausto Raciti, Giuseppe Lupo e Antonella Monastra.

Nelle urne interne ai Circoli del PD, a cui hanno partecipato 20.000 iscritti al Partito, parte favorito Fausto Raciti, inizialmente candidato ideale di Mirello Crisafulli e successivamente condiviso da Davide Faraone, dal Governatore Rosario Crocetta, dalò senatore Giuseppe Lumia e dagli esponenti dell’area cuperliana isolana.

La scelta di Raciti, quale candidato unitario, è stata benedetta da Matteo Renzi. Che nel nome della Sicilia ha riunificato il Partito Democratico. Ricordiamo che, appena qualche settimana fa, il segretario nazionale del PD  aveva esagerato con le sue battute satiriche costringendo Gianni Cuperlo a togliere il disturbo dalla carica di Presidente del Partito. Oggi Renzi ricuce, grazie all’occasione offertagli dai nuovi ‘innamorati pazzi’ Crisafulli-Faraone.

Insomma, per Renzi il patto tra Faraone e Crisafulli è una “manna dal cielo” per ricucire così i rapporti interni e ciò al fine di non avere dissensi e palle al piede sul ‘Patto scellerato’ stipulato con Silvio Berlusconi.

Matteo Renzi, sembra abbia perso la memoria e quindi non ricorda purtroppo che, per arrivare a segretario del PD, aveva contratto degli impegni con gli elettori. Ci permettiamo oggi di ricordagliene solo due e precisamente: 1) nella nuova legge elettorale dovrà essere prevista la preferenza; 2) “Quando diventerò segretario sistemerò la situazione del partito ad Enna, dando soluzione definitiva al problema Crisafulli”.
Prendiamo atto che è avvenuto l’esatto contrario: è Crisafulli che ha ‘sistemato’ Faraone e i renziani siciliani…

Sulla vicenda Crisafulli l’unica cosa che emerge è che anziché prendere provvedimenti immediati, dopo il suo insediamento alla più alta carica del PD come aveva dichiarato nel corso di una trasmissione televisiva su domanda esplicita fattagli da Marco Travaglio: (Renzi: “Da segretario porrò il problema di Crisafulli segretario a Enna”http://www.youtube.com/watch?v=aT1fOt7PVpQ&feature=youtu.be), ratifica lo sposalizio politico tra Davide Faraone e Wladimiro Crisafulli.

Ed ora che Crisafulli su un piatto d’argento gli offre il 90% dei voti congressuali della provincia? Passata la festa, gabbatu lu santu? Chi ha avuto, ha avuto e chi ha dato ha dato scurdammone o passato? Caro Renzi occorre più coerenza!

Sulla riforma elettorale Renzi, accetta supinamente il volere del Cavaliere (e forse suo) di non consentire preferenze o linee democratiche alternative per la scelta dei nuovi parlamentari.

Che dire, poi, del giovane Raciti? Sarà una persona in gamba, anche se sembra essere stato scelto per la sua principale virtù che è la prudenza come lo aveva descritto, in una nota, un esponente dei giovani democratici renziani, Giuseppe Ciraolo, quattro mesi fa e che ci ha fatto sapere di non avere cambiato opinione sulle vicende PD della Sicilia e su Raciti.

E gli elettori progressisti e moderati vicini al PD dove stanno? Siamo fiduciosi che non si rispecchieranno con i tesserati e speriamo che in massa vadano a votare il 16 febbraio in dissenso con le decisioni dei Crisafulli, Faraone, etc. Potranno far convergere il voto alternativo al fine di riportare sui propri passi Renzi e far dimenticare allo stesso che la Sicilia non è terra di conquista su due candidature veramente onorevoli che portano i nomi di Giuseppe Lupo e Antonella Monastra.

 

 

 

Redazione

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