Regione siciliana: mancano i dirigenti o ci sono troppe postazioni dirigenziali?

NELL’AMMINISTRAZIONE BISOGNA FAR PASSARE UN PRINCIPIO SEMPLICE SEMPLICE: CHI VUOLE GUADAGNARE DI PIU’ DEVE ANDARE DOVE C’E PIU’ BISOGNO

di Paolo Luparello, 
presidente di “Perché no…qualcosa si muove”

Quando si parla di dirigenza alla Regione siciliana l’occasione è ghiotta perché si dia la stura a un’infinità di critiche. Critiche che provengono dalla cosiddetta società civile, ma anche dal mondo regionale stesso… mondo nel quale non è stata mai perdonata la “diaspora dirigenziale” che ha diviso i percorsi contrattuali del personale all’indomani della legge regionale n. 10 del 2000: da un lato la dirigenza e dall’altro il resto del personale.

Detto questo, nonostante gli attuali 1800 dirigenti ancora in servizio, gli stessi sembrerebbero non essere sufficienti a coprire le postazioni dirigenziali previste dagli assetti organizzativi dei diversi dipartimenti regionali. Naturalmente si tratta di una follia organizzativa.

Se infatti andiamo a contare quante sono le postazioni dirigenziali previste nei diversi uffici regionali scopriremmo che queste sono oltre 2 mila … molto prossime alle 2500. Come si fa a coprire 2500 postazioni dirigenziali con 1800 dirigenti? 1800 per modo di dire, in quanto da questi dobbiamo togliere quelli che hanno l’incarico di dirigente generale (una trentina), quelli cooptati negli uffici di gabinetto (una cinquantina) e altri ancora che di fatto non sono disponibili per ricoprire gli incarichi vacanti.

Dobbiamo forse reclutare altri dirigenti?

No, non credo proprio, anche se mi rendo conto che tanti funzionari aspirerebbero a fare un passo avanti e ad avere riconosciuto quell’impegno che hanno profuso in 20-25 anni di lavoro. Ma oggi non ci sono le condizioni per fare ciò!

E allora? Dobbiamo dare credito alle parole del governo regionale secondo le quali ci penserà il presidente in persona a colmare i vuoti in alcuni uffici regionali ricorrendo a degli atti di imperio! Tre carte

Così come hanno mandato via decine e decine di dipendenti da alcuni dipartimenti all’inizio del 2013, adesso copriranno i vuoti di organico di altri dipartimenti andando a pescare dove il sesto senso del presidente lo guiderà … prepariamoci a un’altra tornata di ricorsi e di conversioni sulla via del sindacato …

Un dirigente sindacale è praticamente inamovibile … uno dei pochi privilegi che il sindacato riesce ancora a mantenere.

Leggendo alcuni articoli comparsi sulla stampa tutti stanno a domandarsi come si farà a trovare quel personale … al dipartimento Bilancio mancano addirittura una quarantina di dirigenti: ma mancano rispetto a che?

Sembra che il dato relativo al numero di Aree e Servizi e di Unità operative di base di un dipartimento venga considerato una sorta di dogma. Fu stabilito un giorno che il tal dipartimento dovesse avere 10 servizi e 40 unità operative di base. Nonostante in circa 15 anni quelle postazioni non sono mai state tutte ricoperte, c’è ancora qualcuno che si ostina a pensare che un giorno qualche dirigente accetterà quell’incarico … nessuno si è mai domandato se non fosse il caso di prevedere un numero di postazioni dirigenziali inferiore con una ridistribuzione delle competenze degli uffici?

Ma oltre a interrogarsi sulla necessità che gli uffici della Regione debbano poter contare su 2500 postazioni dirigenziali, qualcuno si è mai interrogato sul numero di unità di personale che risultano assegnate alle diverse strutture dirigenziali?

E qui si scopre l’arcano! Tantissimi uffici dirigenziali esistono soltanto sulla carta in quanto molte Unità operative di base e in alcuni casi anche qualche Area e qualche Servizio non hanno personale di nessuna categoria … si aspetta il dirigente perché oramai è l’unico personale che riesce a muoversi da un dipartimento all’altro una volta scaduto il contratto individuale, che di norma ha durata biennale.

Quando certi dipartimenti cercano dirigenti, in effetti cercano dei funzionari ai quali affidare finalmente la trattazione di alcune materie. Infatti gli atti di interpello del comparto non dirigenziale vengono in larghissima maggioranza disattesi in quanto quel personale ha bisogno di un nulla osta in uscita da parte del dirigente della struttura di appartenenza … nulla osta che raramente viene concesso attesa la penuria di personale di tanti uffici. Diversamente, per i dirigenti non c’è bisogno di nulla osta e alla scadenza del contratto possono andare dove vogliono.

Morale della favola … si riveda l’organizzazione degli uffici, si istituisca un ufficio dirigenziale soltanto in presenza di un numero minimo di unità di personale, il governo stabilisca delle priorità e non permetta che si possano percepire le stesse indennità per incarichi di diversa complessità e lo stesso valga per il personale del comparto non dirigenziale … così si scoprirà che non servono tutte queste postazioni dirigenziali e che se si vuole guadagnare di più si dovrà andare dove c’è più bisogno!

Ma per fare questo non dimenticherei mai di discuterne con il sindacato … naturalmente … anche se Crocetta non sembra pensarla esattamente così!

Redazione

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