Regione, salta l’approvazione del bilancio?

Rinvio al prossimo anno per l’approvazione del bilancio 2012? Tutto, ormai, lo lascia pensare. A cominciare dalla decisione adottata ieri sera dalla conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana. Benché in sessione di bilancio dai primi di ottobre, la conferenza dei capigruppo ha deciso di aprire una finestra legislativa. Anzi, un ‘finestrone’, vista la quantità dei disegni di legge (ddl) che l’Aula dovebbe approvare in tempi tutto sommato rapidi, e cioè entro una ventina giorni.
L’Ars dovrebbe iniziare a discutere il bilancio il prossimo 13 dicembre. Ciò significa che, entro questa data, le commissioni legislative di merito e la commissione Bilancio e Finanze dovranno esitare bilancio e finanziaria. Mentre Sala d’Ercole, sempre entro il 13 dicembre, dovrà approvare un bel pacchetto di leggi. Numeri alla mano, è tecnicamente difficile, se non impossibile, che l’Aula approvi bilancio e finanziaria entro il 31 dicembre di quest’anno. Con molta probabilità, se ne parlerà a febbraio e, forse, anche a marzo.
Il governo, insomma, si prenderà altri tre mesi di tempo per ‘riflettere’. Su che? Su come trovare i soldi per far quadrare i conti. Anche alla luce del dicktat della Corte dei Conti che quest’anno – a differenza di quanto è avvenuto nell’aprile scorso durante l’approvazione del bilancio di quest’anno – non lascerà passare un conto economico privo di copertura finanziaria effettiva per le spese legate alla sanità. Ma andiamo con ordine.

Consorzi Asi

Esaminiamo, intanto, per grandi liinee, che cosa prevede il ‘finestrone’ legislativo. In Aura farà la sua ricomparsa la riforma dei Consorzi Asi (Aree di sviluppo industriale). Si tratta di un provvedimento voluto da Confindustria Sicilia e avversato da varie forze politica (e anche da una certa alta burocrazia interna alle stesse Asi che perderebbe, in caso di approvazione della legge, ‘fortilizi’ e lauti emolumanti). Il ddl, che prevede l’Istituzione di una sorta di agenzia unica per lo sviluppo (o meglio, per la speranza di uno sviluppo economico che per ora non c’è), è già stato ‘bocciato’ dall’Ars. Che, nei prossimi giorni ci riproverà.

Ticket

Come anticipato la scorsa settimana da questo giornale, Sala d’Ercole si appresta ad approvare una riforna del ticket sui farmaci e sulle prestazioni sanitarie specialistiche. L’obiettivo è quello di portare soldi nelle esangui ‘casse’ della Regione. Come? Restringendo il numero dei cittadini oggi esentati dal pagamento del ticket. Il calcolo, a riforma approvata, non verrà più effettuato sul reddito personale Isee, ma sul reddito familiare. Le famiglie con un reddito inferiore a 36 mila euro all’anno non pagheranno il ticket sui farmaci e sulle prestazioni specialistiche. Le famiglie con un reddito superiore a 36 mila euro, invece, lo pagheranno. La fascia dei cittadini siciliani esentati dal pagamento del ticket su medicine e prestazioni specialistiche, una volta approvata la legge, dovrebbe ridursi di un terzo. In pratica, quando la riforma entrerà a regime, 500 mila siciliani, fino ad oggi esentati, verranno chiamati a pagare il ticket. Sotto il profilo numerico, il numero dei cittadini siciliani oggi esentati dal pagamento del ticket dovrebbe passare da un milione e 650 mila e un milione e cento circa.
Per la Regione è necessario che il provvedimento venga approvato entro il prossimo 31 dicembre, pena la perdita di un finanziamento statale di oltre 90 milioni di euro.

Riduzione dei deputati

In Aula dovrebbe arrivare anche il ddl che prevede la riduzione del numero dei parlamentari. Anche in questo caso, si tratta di un provvedimento che il Parlamento siciliano, nel suo complesso, non sembra ‘gradire’. Vedremo.

Fiera del Mediterraneo

Il Parlamento dell’Isola dovrebbe esaminare ed approvare la norma sul personale della Fiera del Mediterraneo di Palermo. Passata indenne dalla Prima Repubblica, la gloriosa Fiera campionaria di Palermo è stata travolta dai debiti quando al potere sono arrivati gli uomini di Forza Italia (che, nel caso della Fiera del Mediterraneo, sono stati un po’ famelici). La legge dovrebbe dare serenità di dipendenti rimasti a ‘spasso’.

Sanatoria lungo le coste

L’Ars si appresta ad affrontare anche un altro tema ‘caldo’: la sanatoria edilizia lungo le coste. Il ddl in questione è stato presentato da due parlamentari dell’Mpa, Francesco Musotto e Paolo Ruggirello. Detto in soldoni, si tratta di un ‘desiderio’ del governo che, evidentemente, avrà assunto impegni di un certo ‘peso’ con vari ‘ambienti’ che attendono la ‘leggina’ da sala d’Ercole per vedere trasformati, con il classico colpo di ‘bacchetta magica’, interi (e chilometrici, in certi tratti costieri della Sicilia) agglomerati di aree costiere ‘cementificate’ in modo ‘selvaggio’ – che oggi valgono poco o nulla perché abusivi – in aree che acquisteranno grande valore. Un ‘premio’, insomma, a chi ha violato la legge. Tutto grazie alla sanatoria edilizia.
L’iniziativa legislativa arriva proprio nel momento in cui la magistratura penale – per esempio a Marsala – sta ripristinando la legalità avviando la demolizione delle abitazioni abusive. Il provvedimento, detto in parole povere, è un chiaro tentativo, da parte della politica siciliana, di mettere la ‘mordacchia’ alla magistratura che sta provando a ripristinare la legalità lungo le aree costiere dell’Isola ‘cementificate’ abusivamente, avviando la demolizione delle abitazioni costruite in violazione di legge.

 

 

Giulio Ambrosetti

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