Quattordici ore, dalle 8 alle 22 di oggi, per scegliere il futuro governatore della regione Sicilia e i 90 deputati dell’Assemblea regionale siciliana. Scelta secca: unico turno, senza possibilità di ballottaggio né quorum da raggiungere. Ad essere eletti saranno i candidati delle liste provinciali che supereranno lo sbarramento necessario del cinque per cento: 20 a Palermo, 17 a Catania, undici a Messina, sette ad Agrigento e Trapani, sei a Siracusa, cinque a Ragusa e tre ad Enna, per un totale di 80 seggi. Le dieci poltrone rimaste spettano rispettivamente al nuovo presidente, al secondo classificato per numero di voti, e ai componenti del listino afferente alla lista regionale del vincitore, per raggiungere la maggioranza di 54 seggi.
Sono dieci gli aspiranti governatori in corsa, appoggiati da 19 liste regionali. Nello Musumeci (Pdl), Rosario Crocetta (Pd Udc), Gianfranco Micciché (Grande Sud, Mps, Fli), Giovanna Marano (Sel, Idv, Federazione della Sinistra, Verdi), Giancarlo Cancelleri (MoVimento 5 Stelle), Cateno De Luca (Rivoluzione Siciliana), Mariano Ferro (I Forconi), Gaspare Sturzo (Sturzo Presidente), Lucia Pinzone (Obbiettivo Sicilia Voi) e Giacomo Di Leo (Partito Comunista dei Lavoratori). A succedere al governatore uscente Raffaele Lombardo sarà il candidato che riceverà la maggioranza delle preferenze.
Un gran numero di aspiranti a cui non corrisponde una folla di elettori: alle urne, infatti, si sono ancora presentati in pochi. E non tutti per votare. Catania e provincia i seggi con più affluenza finora, nonostante il pericolo di possibili problemi di sicurezza nella zona dello stadio Massimino, nel capoluogo etneo, chiusa al traffico a causa della sfida calcistica tra Catania e Juventus. Per i cittadini che dovranno recarsi nella sede elettorale dell’Istituto comprensivo Meucci-Corridoni di via Maratona e in altre vicine al campo da gioco, sono previsti percorsi alternativi e controlli speciali ad opera della polizia municipale prima, dopo e durante la partita.
Ore 22.30: Circa mezz’ora fa si è ufficialmente chiusa la tornata elettorale 2012 per il rinnovo dell’Ars. In attesa dello scrutinio, previsto per domani a partire dalle 8 del mattino, le urne contenenti le schede gialle con le preferenze dei cittadini sono state sigillate. Durante la notte, i seggi verranno sorvegliati per evitare possibili effrazioni. Intanto, dal servizio elettorale della Regione, si attendono ancora i dati definitivi sull’affluenza ai seggi.
Ore 21.30: Domani mattina, a partire dalle 9, nell’aula consiliare di Palazzo degli Elefanti, in piazza Duomo, il comune di Catania metterà a disposizione dei cittadini le proiezioni dei dati relativi ai risultati elettorali delle 335 sezioni di sua competenza. Le stesse informazioni potranno anche essere reperite, in tempo reale, sul sito web dell’ente etneo, nella sezione dedicata alle consultazioni regionali 2012.
Ore 20.35: Diffusi i dati della seconda rilevazione dell’affluenza ai seggi alle ore 19. Nei 390 comuni siciliani, ad andare a votare è stato il 37,66 per cento degli aventi diritto. Cioè 1.750.074 elettori. Circa tre punti percentuali in più rispetto al 2008 quando però le urne sono rimaste aperte anche il giorno successivo. Oggi, invece, la chiusura definitiva è prevista per le 22.
Ore 20.13: La polizia interviene in un seggio a San Giorgio secondo quanto segnalato dal blog A meggiu parola è chidda ca non si rici. Insospettito dalla presenza di un gruppo di uomini davanti al seggio, un rappresentante della lista MoVimento 5 Stelle avrebbe chiesto l’intervento degli agenti. Ma il grillino «pare sia stato minacciato da questultimi – riporta il blog – che, anziché allontanarsi, sono aumentati». A mettere le fine alla questione è intervenuto il presidente del seggio che avrebbe «cacciato via i rappresentanti di lista».
Ore 19.15: «Qui Catania. Alla febbre della vigilia è subentrata l’alacrità serena del giorno di elezioni. Ciascuno ha deciso dentro di sé, il dado è tratto. Un’occhiata ai seggi ci offre veramente un campionario umano e psicologico della gente siciliana: un popolo intimamente maturo, sa quello che vuole. Da secoli gli si impediva di dirlo. Oggi è libero e si esprime». Correva l’anno 1955. Dall’archivio dell’istituto Luce sui social network c’è chi commenta la bassa affluenza e rispolvera un vecchio ritratto della Sicilia alle urne.
Ore 18.40: Mentre su Facebook si sprecano i commenti sulla partita Catania-Juventus e le elezioni passano sotto traccia, sul social network Twitter – dove le consultazioni si commentano con l’hashtag #elesicilia – la maggior parte degli utenti invita i siciliani ad andare a votare. La sintesi in un commento di Edoardo Carlesi su Twitter: «Ma Pulvirenti, che fa tutte ‘ste polemiche gratuite, è andato a votare oggi? Mi pare tempo speso meglio».
Ore 16.15: Applausi e strette di mano hanno salutato l’arrivo nei seggi elettorali di Rosario Crocetta e Giancarlo Cancelleri, rispettivamente a Gela e Caltanissetta. I due candidati nisseni alla carica di governatore della Sicilia, in mattinata si sono recati nelle rispettive sezioni di appartenenza per votare, ed entrambi sono stati accolti da una folla di sostenitori. Il rappresentante del Movimento 5 Stelle, davanti a cronisti e simpatizzanti, si è detto sicuro della propria vittoria. «Comunque vada – ha aggiunto – sarà un successo perché abbiamo dimostrato alla Sicilia che cambiare si può, basta volerlo». Decine di fans attendevano anche l’ex parlamentare europeo dei Pd, il quale ha dichiarato di essere «fiducioso di poter realizzare una grande rivoluzione».
Ore 12.30: Secondo i dati diffusi dell’ufficio elettorale della Regione siciliana, l’affluenza generale alle urne è stata dell’11,31 per cento, pari a 525.588 elettori. Catania, con il 13,51 per cento, è la provincia con l’affluenza più alta. I prossimi numeri saranno comunicati intorno alle 19.
Ore 11.30: Poche ore dopo l’apertura dei seggi, arrivano le prime segnalazioni di errori all’interno delle liste elettorali. Le sviste riguardano i nominativi contenuti nei cosiddetti listini dei candidati alla presidenza della Regione Mariano Ferro (I Forconi) e Cateno De Luca (Rivoluzione Siciliana), pubblicati il 14 ottobre sulla Gazzetta ufficiale. Negli elenchi, i nomi dei listini da cui attingere per raggiungere la maggioranza in caso di vittoria sarebbero stati sostituiti per errore con quelli delle liste provinciali di Messina. Nessun problema per il normale svolgimento delle votazioni. Gli elenchi dei listini, infatti, entrerebbero in gioco solo dopo l’annuncio di vittoria di uno dei concorrenti.
Ore 10.00: Chi è già andato a votare racconta sui social network di file ai seggi e lunghe attese. Anche se non tutti sono intenzionati a compilare la scheda gialla. In questa tornata elettorale, infatti, è anche allarme «non voto». La questura di Catania, in una nota diffusa stamattina, ha segnalato ai presidenti di seggio la presenza di un gruppo su Facebook «C’e’ un modo legale per dire: non voto perché non mi sento rappresentato da nessuno», in cui si invitano i cittadini a rifiutare la scheda e fare verbalizzare la scelta alle urne come forma di protesta. Nel caso si presentassero disordini e rallentamento delle operazioni di voto, il presidente di seggio potrà valutare se chiedere l’intervento sul posto delle forze dell’ordine.
Ore 8.00: Concluse le campagne elettorali, si sono aperte ufficialmente le urne. Sono quasi quattro milioni e mezzo gli aventi diritto chiamati a votare, suddivisi in oltre 5.300 seggi dislocati nei 390 comuni delle nove province dell’isola. Si vota in una sola giornata: i seggi si chiuderanno stasera alle 22. L’inizio dello spoglio è fissato per domani, 29 ottobre, a partire dalle 8 del mattino. Nella circoscrizione di Catania tra le varie province – sono in 885.754 i cittadini aventi diritto al voto, suddivisi in 1.127 sezioni.
[Foto di Alice Lucchin]
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