Regionali, De Luca dal palco di Catania sfida Musumeci «Uomo dalla doppia morale a capo della banda bassotti»

Folla delle grandi occasioni per Cateno De Luca e la sua Sicilia Vera alle Ciminiere di Catania. Ci sono tutti gli ingredienti della campagna elettorale per le Regionali anche se per la chiamata alle urne mancano ancora diversi mesi. Dopo l’avvio del tour a bordo di un furgoncino vintage, in giro per l’isola, torna nella città etnea e ancora una volta non le manda a dire. Cateno De Luca le dice. E pezzo dopo pezzo smonta l’amministrazione di Nello Musumeci. Per adesso, a sostegno del suo catenomoto, mostra già due forze civiche. Ribadisce l’obiettivo di volere mandare via, dai palazzi della Regione, quella che lui definisce «banda bassotti» e di avere energia da vendere nel suo impegno come sindaco di Sicilia. Niente governatore, dunque.

Dopo le sue esperienze da primo cittadino nel Messinese e nella città dello Stretto, punta ad essere primo cittadino siciliano. Perché vuole rendere conto, anno dopo anno, di ciò che la sua amministrazione è capace di fare. Perché – è l’assunto alla base del lungo intervento che ha fatto dal palco – De Luca è pronto a metterci la faccia e continuare a mantenere il rapporto diretto, che lo ha sempre contraddistinto, con la gente. Ed è partendo da questo che l’aspirante governatore denuncia tutte le incongruenze del presidente Musumeci. «Aveva detto – ha evidenziato De Luca – di non essere ricattabile perché non si sarebbe ricandidato. E invece adesso vuole ricandidarsi. Forse ha ceduto al ricatto?» E puntando le dita, De Luca lancia l’ultimatum a Musumeci: «Ti aspettiamo al varco, uomo dalla doppia morale». Non risparmia neppure attacchi al centrosinistra e cita come esempio di finta opposizione il provvedimento con il quale è stato disposto l’aumento dei denari per la portavoce Michela Giuffrida, già europarlamentare. 

L’appuntamento catanese di Sicilia Vera, però, conserva molto di più di una semplice vetrina per le prossime elezioni. L’ex sindaco della città dello Stretto annuncia che entro un anno prenderà forma un movimento meridionalista per «frenare gli scippi al Sud – continua – e per dare una risposta alla Lega di Salvini che lamenta lo stato nel quale versa la Sicilia, in tema di acqua e rifiuti, quando il Carroccio fa parte della giunta Musumeci». Anche per tale motivo, Cateno De Luca elenca uno dopo l’altro tutti i mali del sistema regionale. «La mafia – prosegue – non è solo quella con la lupara. In Sicilia ci sono le mafie». 

E dunque cita il borsino con il quale vengono ricompensati i parlamentari regionali che «scassano in Assemblea. Volevano comprarmi – dice – con 150mila euro. Li ho destinati per l’acquisto di una autoemoteca. La tabella H e la formazione professionale servivano anche a questo, a garantire risorse e posti di lavoro dopo ogni tornata elettorale. Bisogna mettere mano al bilancio ma a quello vero». E cita i sistemi con i quali verrebbero taroccati i conti. Non solo denunce, però. Il catenomoto, consapevole di cosa possa significare amministrare un ente, propone cinque punti per rilanciare la Regione. Politiche in controtendenza rispetto ai governi Cuffaro e Musumeci. Dopotutto bisogna dare risposte ai giovani come ha sostenuto Ismaele La Vardera, ormai ex Iena e prossimo candidato nella lista di De Luca.

Umberto Triolo

Recent Posts

In un ospedale di Palermo per una frattura, muore dopo 17 giorni di ricovero. «Era pure legato al letto»

La procura di Palermo indaga sul decesso di Giuseppe Barbaro, 76 anni, morto ieri all'ospedale Villa Sofia…

57 minuti ago

Altro caso di morte sospetta all’ospedale Papardo di Messina: la denuncia dei familiari di un medico

I familiari di un medico di 70 anni, morto a dicembre del 2023 dopo un…

1 ora ago

Tentato linciaggio a un presunto molestatore a Palermo, indagati nove residenti del quartiere Zen 2

Avrebbero tentato di linciare un 60enne, che avrebbe molestato una bambina di cinque anni. Nove…

1 ora ago

Polizia arresta a Catania due rapinatori armati di coltello

Un 49enne tedesco e un egiziano di 28 anni sono stati arrestati per rapina in…

2 ore ago

Hanno accoltellato un ragazzo a Cinisi: condanna definitiva a sei anni per Alberto e Filippo Mulè

Ricorso respinto e condanna confermata. La quinta sezione della corte di Cassazione ha respinto il…

3 ore ago

Incidenti stradali, nel 2024 investiti e uccisi 475 pedoni: 37 in Sicilia

In Italia nel 2024 sono state investite e uccise 475 persone, cioè una ogni 18…

3 ore ago