«Giornalai campioni di sessismo». Elena Caruso definisce così la redazione del portale di informazione Catania Politica. La ragione? La scelta delle immagini utilizzate per accompagnare articoli e commenti sulle prossime elezioni regionali siciliane del 28 ottobre. Una mutandina con un malizioso cuoricino, un generoso decolleté femminile e una sexy scolaretta alla lavagna: questi gli scatti incriminati sul blog Le Voltapagina, che definiscono quella del sito catanese «una linea editoriale pornosoft», utilizzata perché «probabilmente a corto di contenuti e visite» e per essere «più appetibili».
Non tarda ad arrivare la risposta di Catania Politica. In un commento pubblicato oggi, il vicedirettore Antonio G. Pesce critica i toni utilizzati da Caruso e difende la linea editoriale del suo giornale. «La scelta delle foto – scrive in merito alle accuse di sessismo – è di tuttaltra natura: voleva essere limmagine dellItalia che pensa al sesso e che, appunto per questo, va a puttane (nel senso etico e politico). Le foto di Catania Politica non sono il problema. Lo sono, invece, i nostri costumi, anche sessuali». E conclude puntando il dito su altre forme di strumentalizzazione «Si tratta di ricerca di visibilità? No, è che in certe zone del cervello politico di questa nazione, se non si firma un appello, ci si sente quasi inutili».
Ecco un estratto del commento di Elena Caruso pubblicato su Le Voltapagina e segnalatoci dall’autrice.
In questo momento di elezioni regionali, oltre ad un gran numero di folgorati dallamore per la propria comunità (candidati politici), si assiste a un brulicare di giornalisti. Ogni giorno, la consapevolezza che un nuovo giornale online è in rete. La concorrenza serve ad alzare il livello, penso. Ma in realtà è solo una consolazione teorica, visto che ciò cui assisto è solo un gioco al ribasso. Non una corsa al migliore giornalista, alla migliore informazione ma a chi disinforma meglio. Spesso mi ritrovo a dover comparare le varie testate locali, in rete o cartacee, e non per sete di completezza di informazione, ma per capire se quella notizia esista o meno. Intere pagine e fiumi di parole di (presunti!) articoli si basano su illazioni, supposizioni, su un tweet o like di Facebook! Insomma in questo mare di giornalai, ops! giornalisti, cè di tutto. E vince chi è più iena di tutte. Chi butta più fango di tutti.
Il portale di Catania Politica, probabilmente a corto di notizie e di visite, ha pensato bene di scegliere una linea editoriale pornosoft per essere più appetibile. Che originalità! Di certo i giornalai di Catania Politica non saranno campioni di informazione, ma certamente sono campioni di sessismo. Scorrendo le pagine del loro portale di informazione, così la chiamano, ecco cosa potete leggere. Non è necessario andare lontano nel tempo. Poche recenti segnalazioni sono sufficienti, per darvi unidea della situazione. Il tema dellarticolo del 13 settembre è una seduta del consiglio comunale di Catania. Ritenete che il cuore sul pezzo di sotto di un costume sia proprio consequenziale e attinente con linformazione dellarticolo (assenteismo al consiglio comunale)? Io no.
E, ancora, andiamo al 20 settembre, ecco cosa potete vedere (sempre sul portale di CataniaPolitica) Lo fanno tutti e anche noi non potevamo esimerci (Cosa fanno tutti? Pubblicità sessista? )
Ancora una volta la scarsa creatività politica colpisce nel segno.
Continua a leggere il commento di Elena Caruso su Le Voltapagina.
[Foto di Le Voltapagina]
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