Si dice «esterrefatto» Luigi Di Maio. Il vicepresidente della Camera ha convocato una conferenza stampa, questa mattina a Palermo, insieme al candidato alla presidenza della Regione, Giancarlo Cancelleri, per affrontare il tema degli impresentabili nelle liste elettorali. Nel mirino di Di Maio il «comportamento dei candidati presidenti, che se ne lavano le mani dicendo ai loro elettori di non votare gli impresentabili. Musumeci, di fatto, ha già ammesso di essere ostaggio delle sue liste in coalizione, prima ancora di arrivare all’appuntamento elettorale. È questo – si chiede – quello che vogliamo per la Sicilia?».
Di Maio e Cancelleri lanciano da Palermo un appello alla presidente della commissione nazionale antimafia, Rosi Bindi, «perché presenti l’elenco degli impresentabili prima delle elezioni». «Abbiamo girato molto in questi mesi – aggiunge ancora Di Maio – e ascoltato le istanze dei cittadini siciliani: sanità, trasporti e disoccupazione sono i tre grandi temi su cui tutti chiedono un intervento. Se andate a vedere i reati dei cosiddetti impresentabili, girano tutti attorno al voto di scambio e a queste tematiche».
«Rispettare il codice etico – incalza invece Cancelleri – era un obbligo per queste elezioni, era stato proprio Nello Musumeci ad avermelo portato avanti». Secondo il candidato pentastellato, negli ultimi cinque anni, «si è aperta una nuova stagione grazie a noi del Movimento 5 Stelle, e per la prima volta chi si è ritrovato ad avere problemi con la giustizia si è sospeso dalla carica, da Nino Dina fino a Francesco Cascio».
«Il candidato alla presidenza della Regione – sottolinea ancora il leader dei grillini siciliani – avrebbe dovuto pretendere liste pulite, non fare un appello all’acqua di rose. Musumeci mente dicendo che non avrebbe potuto fare nulla per impedire certe candidature. E mente anche quando dichiara che Rizza (il sindaco di Priolo Gargallo arrestato due giorni fa e candidato con Forza Italia a Siracusa, ndr) per tre volte gli avrebbe chiesto di candidarsi nelle liste di Diventerà Bellissima. Oggi Rizza smentisce a ragion veduta, considerato che a Siracusa la lista Diventerà Bellissima non è nemmeno stata candidata».
«Non lo voglio più il confronto sulle liste pulite – sbotta il candidato pentastellato – evidentemente Musumeci su questo tema il confronto lo ha fatto coi Tribunali. E lo ha perso. Siamo stufi di assistere a teatrini ignobili. Le proposte che mettiamo sul campo sono tre: stiamo scrivendo all’Osce per chiedere un intervento degli osservatori internazionali, che dovranno presidiare i seggi perché siamo comunque preoccupati per il voto di scambio; mentre la seconda proposta è rivolta ai cittadini liberi: li chiamiamo a raccolta perché si offrano come rappresentanti di lista, per monitorare che tutte le operazioni di scrutinio si svolgano in maniera trasparente. L’ultimo invece – conclude Cancelleri – è un appello al voto: più gente libera andrà a votare, minore sarà l’incidenza del voto di scambio. Se li chiudiamo all’angolo, li facciamo diventare marginalità».
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