Associazione a delinquere finalizzata alla commissione continuata di reati tributari e, in particolare, di indebite compensazioni aggravate dalla partecipazione di professionisti. È questo il reato per cui, a vario titolo, sono finite indagate 30 persone (tre in carcere, 21 agli arresti domiciliari e sei raggiunte dalla misura interdittiva del divieto di esercitare l’attività imprenditoriale per un anno).
I finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Catania, in collaborazione con i comandi provinciali di Milano, Roma, Viterbo e
Latina, su delega della procura distrettuale etnea, da questa mattina stanno eseguendo l’ordinanza. I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania, inoltre, stanno sottoponendo a sequestro preventivo undici società commerciali, aziende utilizzate dagli
indagati solo per i reati tributari.
Intanto, è in
corso anche l’esecuzione di sequestri preventivi (anche per equivalente) finalizzati alla confisca
di 9,5 milioni di euro. Durante le indagini dell’inchiesta denominata Fake credits, partite a febbraio del 2019 e concluse nel mese di aprile di quest’anno, è stato possibile tracciare la commercializzazione di oltre 25 milioni di euro di crediti fittizi di cui oltre 9,5
milioni utilizzati per indebite compensazioni.
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