Visti dei topi al plesso Fava della scuola Monti Iblei Il Comune interviene ma «solo negli spazi esterni»

È il caos al plesso Fava della scuola Monti Iblei di via Monte San Calogero. In un istituto del quartiere residenziale sono stati visti da circa una settimana, ieri mattina incluso, una serie di ratti vagare per l’edificio e perfino sbucare fuori dall’armadietto di un alunno.  Il Comune dal canto suo ha promesso di intervenire e nella nota in risposta alla richiesta della scuola scrive di aver autorizzato Rap a procedere alle operazioni di derattizzazione per il 25 novembre e che l’azienda però che l’intervento verrà realizzato «solo ed esclusivamente nelle aree esterne degli edifici, di conseguenza le lezioni continueranno regolarmente». Le operazioni oltre che al plesso Fava verranno realizzate lo stesso giorno anche al Gandhi di via Sardegna, mentre il giorno successivo sarà la volta del Malaguzzi. 

Non sono pochi quindi i genitori che, in attesa di un intervento del Comune, hanno deciso di non mandare i figli a scuola e stanno ragionando sulla possibilità di pagare di tasca propria un’eventuale derattizzazione all’interno dell’edificio. «Anche mio figlio non è andato a scuola – spiega Massimo Savona, papà di un bimbo di nove anni – desidero non perda giorni di scuola importanti ma allo stesso tempo che frequenti un ambiente salubre». «Siamo nel cuore di una zona residenziale – dice il consigliere comunale di Palermo Marcello Susinno –  a due passi dal Viale Strasburgo e la presenza di ratti presso la scuola Monti Iblei di Via Monte San Calogero, sembra qualcosa in più di una semplice supposizione. Infatti c’è chi è certo di avere visto dei topi dentro gli armadietti dove i piccoli alunni lasciano i loro libri». 

Il consigliere dice di comprendere quindi «le preoccupazioni dei genitori, ed è per questo che in un contesto del genere è necessario sospendere le lezioni. Ho subito scritto agli Assessori alla Pubblica Istruzione e all’Ambiente e alla Direttrice della scuola invitando, in autotutela a sospendere le lezioni, chiudendo l’intero plesso, nelle more dell’effettuazione degli interventi che sono stati già programmati per l’inizio della prossima settima». In queste condizioni, conclude Susinno, «non è possibile, a mio avviso consentire l’accesso dei bambini nel plesso di Via Monte San Calogero anche perché molti genitori, preoccupati, preferiscono lasciare i bambini a casa».

Stefania Brusca

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