È una sfida ardua, a voler essere realisti, quella che attende il nuovo direttore generale della Rap, Roberto Li Causi, appena nominato. Oltre all’incognita della settima vasca e al pasticciaccio dei conferimenti negati e dal rimpallo di camion tra Palermo e Catania, ora anche l’ultima tegola: la minaccia della fuoriuscita di percolato e la conseguente infiltrazione nelle falde acquifere. Un danno ambientale denunciato stavolta nel Rapporto Ispra sul danno ambientale in Italia, che ha mappato tutti i casi in Italia avvenuti tra il 2017 e il 2018. E per il quale è in corso anche un procedimento giudiziario al tribunale del capoluogo.
Sfide, quindi, che il neo direttore si troverà ad affrontare già da lunedì prossimo, quando prenderà ufficialmente servizio. Dopo le verifiche formali, curate dall’area risorse umane, e dopo gli adempimenti di rito con accertamenti di eventuali incompatibilità, Li Causi ha firmato il contratto e ieri ha già preso parte alla prima riunione convocata dal presidente Giuseppe Norata, assieme al consiglio di amministrazione ( Alessandra Maniscalco e Maurizio Miliziano), i dirigenti e il collegio dei sindaci per la presentazione ufficiale e l’immissione in servizio.
Tanti i temi trattati durante il primo tavolo ufficiale: dal ‘rompicapo’ Bellolampo ormai esaurita a polo impiantistico, dalla raccolta differenziata e ai ccr di prossima apertura. Proprio negli scorsi giorni il dipartimento regionale Acque e Rifiuti, su input diretto del presidente Nello Musumeci, ha prorogato al 30 ottobre la scadenza del bando per realizzare o ampliare i centri comunali di raccolta dei rifiuti (Ccr). Il termine ultimo era fissato per il 15 ottobre. E tra i Comuni che hanno chiesto la proroga c’è proprio il capoluogo siciliano. A riprova della consapevolezza dei gravosi impegni che lo attendono, come primissimo atto il neo direttore ha scelto proprio di visitare lunedì prossimo la discarica palermitana.
Una scelta quasi dovuta, con i rifiuti palermitani finiti sotto la lente di ingrandimento dell’Arpa dopo essere stati respinti dalle discariche catanesi con i camion costretti a tornare indietro dalle discariche catanesi perché ritenuti non idonei. E la Regione costretta ai ricorrere ai forestali per vigilare sul fenomeno. «A stretto giro – ha detto Roberto Li Causi nel corso del tavolo – incontrerò singolarmente tutti i dirigenti per valutare una serie di attività ed aggredire in primis la problematica che sta investendo l’azienda riguardante la discarica e i costi extra che stanno gravando sui conti aziendali. Bisognerà rivedere l’organizzazione aziendale puntando sulle professionalità esistenti tenendo sempre presente che la Rap è una azienda pubblica al servizio dei cittadini che va salvaguardata ma nel contempo deve rendere qualitativamente».
Soddisfatto Norata per il quale con la nomina del direttore generale viene delineato e completato il management dell’azienda di piazzetta Cairoli: «Prima l’insediamento del Cda, poi la nomina del Direttore Generale, oggi la definizione di un percorso virtuoso che da, finalmente, a Rap una struttura apicale completa. Al nuovo direttore auguriamo buon lavoro nella consapevolezza – conclude il presidente – che lo attende un compito gravoso ma che, con un’adeguata propensione ad affrontare tutti i problemi che investono la gestione integrata dei rifiuti in capo a Rap, saprà affrontare con la giusta determinazione».
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