«Non ho mai ricevuto minacce o intimidazioni e, in questo momento, non ci stiamo occupando di nessun argomento spinoso». Rosario Gravina una cosa si sente di escluderla: l’incendio doloso che ha divorato la sua casa di campagna non è un segnale relativo alla sua attività di consigliere comunale di Ramacca, nelle file del centrodestra e «vicino al sindaco di Catania Salvo Pogliese». «Magari qualche invidia, o forse un atto di vandalismo. Sì, questa mi pare che sia la cosa più probabile», dichiara a MeridioNews.
Il fatto è avvenuto alcuni giorni fa e, al momento, le indagini dei carabinieri di Palagonia sono in corso. Devono essere sentiti i familiari di Gravina: tutte persone che in quella piccola abitazione in mezzo a un terreno, nella periferia ramacchese, ci passavano un po’ di tempo. La struttura è grande un paio di vani, non esattamente una villetta. Qualcun, per entrarvi, ha divelto una recinzione, danneggiato il sistema di allarme e forzato la porta d’ingresso. Per poi cospargere di benzina divani, cassettiere e perfino la cucina, dove si trovava una bombola a gas soltanto lambita dalle fiamme. Gli investigatori stanno vagliando tutte le piste: quella del vandalismo, certo, ma anche le frequentazioni della famiglia, le questioni lavorative e quelle politiche.
L’abitazione, più che dal consigliere Gravina, era vissuta dal padre di quest’ultimo. Le persone che sono state sentite, però, non avrebbero fornito indicazioni specifiche agli inquirenti. Rosario Gravina e i suoi congiunti lavorano in una cooperativa sociale che si occupa di formazione professionale nel territorio di Ramacca. «Ma niente di particolare – prosegue il politico – Faccio volontariato di pomeriggio, ma lavoro con un range di età molto basso: sei, otto anni». Di tracce, secondo quanto riferito dal proprietario dell’immobile, non ne sarebbero rimaste. E «purtroppo ancora non ho nessuna notizia di sviluppi», aggiunge.
Certo è che la vita politica del Calatino, negli ultimi anni, non è stata affatto semplice. Soprattutto nella vicina Palagonia, dove la cronaca nera si è spesso intrecciata con l’amministrazione. «La situazione è complicata, con questa crisi economica, un po’ in tutta la provincia e in tutta la Sicilia», dichiara Gravina. In realtà, però, la questione occupazionale con certi fatti poco c’entra. «Ramacca è un territorio difficile come molte altre zone. Leggo tanti articoli su internet, ogni tanto escono notizie sui paesi, ma non so dire di più». E torna subito sulla questione vandalismo: «Proprio oggi, in piazza, ho sentito dire che sono state bruciate altre due case di campagna. Magari era qualcuno che cercava oggetti di valore e non ne ha trovati». Questi ulteriori incendi, però, se ci sono stati non sono stati segnalati alle autorità competenti: le forze dell’ordine, infatti, non hanno ricevuto denunce.
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