NEL MIRINO DEGLI INQUIRENTI SAREBBE FINITO UN GRUPPO DI AVVOCATI E COMMERCIALISTI CHE APPROFITTAVA DELLE DIFFICOLTA’ DEGLI IMPRENDITORI PER PRENDERGLI I BENI IMMOBILI A PREZZI STRACCIATI. TUTTI FATTI PIU’ VOLTE DENUNCIATI ANCHE DAL MOVIMENTO DEI FORCONI DI MARIANO FERRO
La storia era nell’aria da tempo. Ma ieri, stando a quanto scrive il quotidiano on line il Corriere di Ragusa.it, la vicenda sarebbe esplosa. Coinvolgendo un gruppo di noti professionisti della provincia. Personaggi al di sopra di ogni sospetto che sarebbero finiti nel mirino di una delicata indagine della Guardia di Finanza.
Il reato che verrebbe contestato a questi personaggi è la turbativa d’asta. Di scena una pratica odiosa, più volte denunciata dagli imprenditori di questa provincia e dal Movimento dei Forconi di Mariano Ferro. Parliamo delle abitazioni di imprenditori in difficoltà messe allasta. Stabili sedi di uffici e case private che vengono tolte agli imprenditori in difficoltà, ma che, stranamente, non trovano acquirenti fino a quando il valore reale del bene da vendere non viene abbattuto del 70 per cento.
A questo punto, da nulla, spuntano soggetti che, con un’offerta minima, si aggiudicano lasta, acquistando a prezzi stracciati. Magari a favore di un terzo acquirente mai comparso prima.
Storie di aste truccate, insomma. E di imprenditori colpiti dalla pesante crisi, già in difficoltà, ai quali i beni vengono tolti e venduti a un valore di gran lunga inferiore. E’ successo a Vittoria, sempre in provincia di Ragusa, con l’imprenditore che, colpito da questo raggiro, si è tolto la vita. E continua a succedere sempre a Ragusa.
Ora, però, su queste vicende, sarebbe in corso un’indagine della magistratura coordinata dal sostituto procuratore Marco Rota.
Gli inquirenti, stando sempre a quanto scrive il Corriere di Ragusa.it, avrebbero “acquisito documenti importanti e numeri di conti correnti dove sarebbero transitati soldi attraverso un canale estero, forse Malta”.
Nomi, almeno per ora, non ce ne sono. Bocche cucite su tutta la linea. Solo qualche indiscrezione. Stando alle quali la vicenda coinvolgerebbe forse sei professionisti tra avvocati e commercialisti. A conti fatti, tutta gente che frequenta il Tribunale di Ragusa. Personaggi che si occupano della vendita di beni immobili tolti ad imprenditori che non riescono a pagare i debiti con banche e creditori.
I fenomeno, ormai, complice la crisi economica, è diffuso in tutta la Sicilia. Ma è ancora più diffuso nelle province – come quella di Ragusa – dove il numero delle imprese è maggiore rispetto ad altre parti dell’Isola. E ragusa è una di queste.
Proprio in questa provincia, e precisamente a Vittoria – centro noto per la serricoltura – poco prima della scorsa estate è esploso i ‘caso Garascio’, il muratore che si è tolto la vita dandosi fuoco davanti allufficiale giudiziario. Quest’ultimo si era presentato al cospetto del muratore per notificargli il provvedimento di sfratto. Insomma, gli stavano togliendo la casa che si era costruito al prezzo di grandi sacrifici.
Sono state proprio le figlie del muratore suicida a denunciare alcuni professionisti che, a quanto pare, speculavano sulle difficoltà di imprenditori e, in generale, di persone in difficoltà economiche.
Il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, ha aperto uninchiesta che è stata affidata alla Guardia di finanza, oggi in azione al comando del colonnello Alessandro Cavalli.
La storia delle aste di beni di imprenditori in difficoltà è riesplosa con il ‘caso Giacchi’, l’uomo che, per difendere i propri beni immobili, a cominciare da 150 mila metri quadri di serre.
Quest’ennesimo caso ha dato una spinta allindagine. Da qui i clamorosi sviluppi. E la perquisizione disposta dagli inquirenti negli studi e nelle case di abitazioni di circa 6 professionisti.
Non è da escludere che, la prossima settimana, gli inquirenti convochino una conferenza stampa per illustrare i dettagli dell’indagine giudiziaria.
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