Sta facendo il giro del web l’appello lanciato da due genitori ragusani per cercare un donatore di midollo osseo per la propria figlia. La storia di Sara (nome di fantasia), pubblicata sui giornali locali e rimbalzata nei tg delle emittenti della provincia iblea, ha commosso tutti e ha dato vita in meno di 24 ore a una vera e propria mobilitazione, che per una volta sembra non si sia fermata solo ai social network e si è spinta oltre alle condivisioni su Facebook e alle catene di sant’Antonio su Whatsapp.
«Difficile dare dei numeri precisi, ma possiamo dire che il telefono non smette di squillare – fa sapere l’Avis di Ragusa -. Da ieri sono tantissime le telefonate arrivate da gente che chiama da diversi Comuni, dicendo di voler aiutare Sara e chiedendo informazioni sull’iter per diventare donatori di midollo». Il centro trasfusionale del capoluogo sta intanto annotando i nominativi di coloro che hanno l’età per essere eventualmente iscritti nel registro dei donatori, cioè i giovani dai 18 ai 35 anni. Nei prossimi giorni chi ha dato la propria disponibilità verrà convocato per un primo colloquio informativo a cui seguirà l’eventuale primo prelievo.
I genitori hanno scelto di rivolgere ai propri conterranei una richiesta: recarsi al centro trasfusionale e sottoporsi al test, soprattutto per chi vive tra il capoluogo, Modica, Comiso e Vittoria, dove sanno di avere molti possibili lontani parenti, anche se questo incide solo marginalmente perché chiunque potrebbe essere compatibile. Sara è affetta da leucemia linfoblastica acuta, un tumore ematologico che prende origine dai linfociti, un tipo particolare di globuli bianchi, ed è caratterizzata da un accumulo di queste cellule nel sangue, nel midollo e in altri organi. I processi di maturazione che portano al linfocita adulto si bloccano e la cellula comincia a riprodursi più velocemente invadendo il sangue e raggiungendo anche i linfonodi, la milza, il fegato e il sistema nervoso centrale. Il termine acuta indica che la malattia progredisce velocemente e non lascia scampo.
La diagnosi è arrivata pochi mesi fa dopo quello che doveva essere un semplice controllo di routine. La modicana si trova adesso ricoverata in un ospedale lombardo dove è sottoposta a pesanti cicli di chemioterapia e per lei sono poche le possibilità di sopravvivenza senza un trapianto. Ma la sua storia è simile a quella di tanti altri pazienti in attesa di un donatore compatibile. Gli iscritti al registro nazionale donatori di midollo osseo al 31 dicembre 2015 in Italia sono 361.413. La Sicilia ne conta 10.570, che rappresentano solo lo 0,4 per cento della popolazione nella fascia d’età interessata. Senza contare che trovare donatori compatibili non è semplice e le statistiche parlano di una possibilità su centomila.
La maggior parte degli iscritti infatti resterà solo un donatore potenziale fino a quando all’età di 55 anni non verrà eliminato dall’elenco. Per quell’uno su centomila che risulterà compatibile però, la certezza di salvare una vita.
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