Rissa in una sala giochi di Ragusa dopo che un 16enne, colpito da un uovo tirato da alcuni amici, credendo che l’autore dello scherzo fosse un bambino di dieci anni, si è pulito le scarpe sulla faccia e sui vestiti del piccolo. Poco dopo, per farsi giustizia, è intervenuto il padre del bambino che, prima a schiaffi e poi a colpi di spranga, ha picchiato l’adolescente. Sono stati denunciati per rissa i genitori del bambino e il bullo che lo aveva umiliato.
I fatti si sono verificati domenica 8 aprile alle 22 in via Coljanni, nel capoluogo ibleo. Il sedicenne, sentitosi offeso dalle risate del bambino di 10 anni, residente nel quartiere, che aveva assistito ad uno scherzo fatto dagli amici, lo avrebbe spinto facendolo cadere a terra e si sarebbe pulito le scarpe sulla sua faccia e sui suoi vestiti. La vittima, tornando a casa, ha raccontato tutto ai genitori – P.A. di 42 anni, P.E. di 36 anni, entrambi albanesi– che per vendicarsi sono andati alla sala giochi frequentata dai ragazzi del quartiere. Qui il padre, individuato il 16enne, lo avrebbe chiamato in disparte e lo avrebbe preso a schiaffi davanti a tutti. L’adolescente sarebbe poi riuscito a scappare e a trovare riparo nella sala giochi.
Ma l’uomo è tornato poco dopo armato di una spranga di ferro e ha seminato il panico nella sala giochi. Il 16enne avrebbe provato a difendersi colpendolo in testa con un colpo di casco, mentre un altro giovane ha provato a reagire prendendo una stecca da biliardo. Quest’ultima, però, caduta a terra, è stata afferrata dalla donna, intervenuta col marito, e usata come arma per difendere il coniuge. Nel frattempo la rissa si è spostata a pochi metri dalla sala giochi, dove l’uomo ha continuato a prendere a colpi di spranga il 16enne, fino all’arrivo di un poliziotto libero dal servizio che passava da lì ed è intervenuto per fermare la violenza. Il tutto è stato ripreso dalle telecamere esterne e interne alla sala giochi.
All’esito della ricostruzione dei fatti accaduti, coloro che hanno preso parte alla rissa sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Ragusa per i maggiorenni e la Procura per i Minori di Catania per il sedicenne.
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