I carabinieri hanno arrestato questa notte un 58enne di Raffadali (in provincia di Agrigento), già noto alle forze dell’ordine, per tentato omicidio della moglie, dopo che una lite in famiglia si è trasformata in violenta aggressione.
La Centrale Operativa di Agrigento, tra le tante telefonate notturne, riceve una richiesta di intervento per una lite in famiglia: una vicina di casa sente urla e lamenti provenire dall’appartamento accanto e, preoccupata, chiede che una pattuglia dei Carabinieri possa accertare cosa stia accadendo.
I militari della stazione di Raffadali si precipitano subito sul posto, presso un’abitazione al centro del paese, bussano insistentemente alla porta finché un uomo, agitato, apre con una penna a sfera in mano sporca di sangue: dice di ave litigato con la moglie e nel corso di un diverbio ha colpito in testa la consorte con la penna. I carabinieri girano per casa, vedono macchie di sangue per terra ed arrivano in cucina, dove trovano la donna, seduta su una sedia, che piange reggendosi la testa: ha una vistosa ferita all’altezza della tempia sinistra, troppo grande per essere stata causata da una penna. Senza attendere altro tempo, i carabinieri controllano in maniera accurata le stanze di casa, fino a trovare un coltello di 20 cm sporco di sangue. A quel punto la situazione è chiara: la lite in famiglia è degenerata in una violenta aggressione.
Nel frattempo un’ambulanza, immediatamente allertata, presta le prime cure alla donna, l’accompagna in ospedale, dove verrà tenuta in osservazione tutta la notte per trauma cranico, non in pericolo di vita. Il 58enne, invece, come disposto dal magistrato di turno dott.ssa Alessandra Russo, che ha immediatamente coordinato le attività, è stato arrestato e portato in carcere, con l’accusa di tentato omicidio. I prossimi accertamenti dei carabinieri faranno luce sul passato familiare della coppia, cercando di appurare se ci sono stati altri episodi simili di violenza.
(Fonte: comando provinciale carabinieri di Agrigento)
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