«La presentazione di un libro non la immagino come una spiegazione del testo raccontato ma come un momento in cui il pubblico viene suggestionato e incuriosito e, se siamo bravi, persino emozionato».
È questa l’atmosfera che si respira a Catania durante gli incontri letterari che si inseriscono nel calendario di Leggo. Presente indicativo, appuntamento – pensato e condotto dallo speaker di Radio Lab Giuseppe Lorenti e giunto quest’anno alla quinta edizione – che ripartirà ufficialmente dopo la pausa estiva il 28 settembre alle 20.30, quando il pubblico catanese potrà incontrare al locale Lettera 82 lo scrittore Giorgio Vasta con il suo Absolutely Nothing. Storie di sparizioni nei deserti americani.
«Siamo tornati carichi dopo la scorsa edizione che è andata molto bene – dice Lorenti – perché la città ha risposto con interesse e le presentazioni sono state tutte partecipate, con una media di un centinaio di presenze per ogni appuntamento». Non male, visto il momento nero in cui versa la cultura e il progressivo calo di attenzione degli utenti nei confronti di questo mondo. «Partiamo dall’idea che presentare libri è un’attività che si rivolge a una cerchia piuttosto ristretta – chiarisce il promotore dell’iniziativa -, anche se la nostra scommessa è proprio quella di ribaltare questa tendenza, provando ad aprirci a un pubblico più ampio».
Due le strategie messe a punto per cercare di raggiungere l’obiettivo. «Per prima cosa uscire dalle librerie e girare la città, motivo per cui gli appuntamenti vengono fissati sempre in diverse location». Il locale Ma, il Centro Culture Contemporanee Zo, il Castello Ursino e l’università di Catania sono solo alcuni dei posti che hanno già ospitato l’evento culturale. E poi contaminare la letterature con altre arti.
«La scelta del posto ha un duplice significato: da una parte la scenografia naturale che offre e dall’altra sottolinea l’importanza di uscire anche per costruire rapporti con le case editrici e con altre realtà cittadine».
Ma per il coinvolgimento del pubblico è importante anche inserire durante le presentazioni elementi di spettacolo e contaminare ambiti artistici diversi. «Alcuni passi del testo vengono letti da attori e attrici e c’è sempre un musicista che crea un sottofondo musicale». Format mantenuto anche nella nuova edizione, da cui ci si aspetta un’ulteriore crescita e nuove collaborazioni, fra cui già spicca quella con il festival palermitano Marina di libri, che si tiene ogni anno nel mese di giugno.
«Mi hanno cercato per provare a costruire un percorso comune in previsione dell’edizione 2017», racconta Lorenti. Nasce così il progetto Direzione Una Marina di Libri, che prevede una partnership tra i due eventi con appuntamenti pensati insieme e organizzati parallelamente.
A inaugurare questa nuova collaborazione sarà proprio l’incontro con lo scrittore palermitano Giorgio Vasta, che farà tappa nelle due città siciliane. «Catania è una città molto strana – dice lo speaker – È molto vitale dal punto di vista culturale, ma spesso gli eventi sono disordinati e poco collegati tra loro». La mancanza di una politica unitaria porta ogni gruppo a organizzare i propri incontri senza consultare gli altri e «se da una parte questo rappresenta una risorsa, dall’altra è una debolezza, soprattutto in un settore in cui le risorse scarseggiano».
«Come esperienza personale sono partito dallo zero assoluto e oggi siamo arrivati al quinto anno – precisa Lorenti -, superando grandi fatiche e puntando sulla professionalità, pagando regolarmente gli artisti e garantendo uno standard alto al pubblico». Seguendo, insomma, un progetto culturale di base che punta «a valorizzare diversi artisti in un contenitore diverso, che unisca più ambiti e metta insieme più gente possibile».
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