«Hanno tolto i cestini per garantire la sicurezza e questo è il risultato». Mauro è un operatore della Rap, al lavoro dalle cinque del mattino per ripulire il Foro Italico dopo il concertone di ieri sera di Radio Italia Live. Non vuole dir nulla sul comportamento delle migliaia di palermitani e siciliani accorsi, «è giusto che si siano voluti divertire» si limita a commentare, ma ci tiene a precisare che già dopo tre ore di pulizia «la parte che va da Porta Felice fino quasi al palco è stata già svuotata, contiamo di finire tutto in giornata. Solo noi della Rap siamo in 25, poi ci sono pure i colleghi della Reset che saranno altrettanti».
Lungo lo stradone che costeggia il mare è ancora tanta, come testimoniano le immagini, l’immondizia sparsa. Chi viene a correre deve scansare bottiglie di plastica (la stragrande maggioranza), lattine di alluminio e bottiglie di vetro. «È un’indecenza» commenta Anna, senza fermare il jogging mattutino. «E meno male che eventi del genere arrivano una volta l’anno, se no questa sarebbe la quotidianità».
I cumuli di rifiuti, in attesa di essere raccolti, si trovano anche nelle vie interne alla Kalsa. Come in via Torremuzza, dove i residenti si trovano a dover aiutare gli operatori Rap. «Anche altre mattine ci siamo ritrovati in queste condizioni – dice un signore che abita accanto Palazzo Torremuzza – ma mai mi era capitato di dover scansare carte e bottiglie per poter uscire di casa. Però guardiamoci attorno, dove sono i cassonetti? Per un evento del genere avrebbero dovuto metterne pure qui, e invece niente».
Scene invece molto differenti a piazza Bologni, dopo la serata del Palermo Pride che preannuncia la tradizionale parata di oggi: in Corso Vittorio Emanuele le strade sono sin dall’alba pulite, così come i sacchetti di immondizia – ordinatamente accumulati all’alba – sono stati già rimossi.
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