Sono stati presentati al Circolo Operai di
Adrano i risultati dell’analisi sui flussi veicolari lungo la strada statale 284 condotti dal comitato cittadino Pro raddoppio Ss 284. A esporre c’era Benedetto Torrisi, presidente del gruppo, sulla base dei dati forniti dall’Anas durante la riunione di Biancavilla dello scorso 21 gennaio. Il gestore della statale ha in programma il raddoppio delle corsie nel tratto che va da Paternò e Biancavilla, escludendo però il settore finale che porta ad Adrano. L’Anas, per quest’ultima sezione di statale, avrebbe optato per il solo allargamento delle carreggiate. Il Comitato, invece, ritiene necessario che il raddoppio venga esteso fino ad Adrano.
Secondo i dati forniti dal presidente Torrisi, infatti, i flussi dei «mezzi pesanti nel tratto Paternò – Biancavilla sono sovrapponibili a quelli fra Biancavilla e Adrano e, pertanto, vanno trattati egualmente sotto il profilo della sicurezza». L’analisi, inviata al governatore della Sicilia Nello Musumeci, all’assessore delle Infrastrutture Marco Falcone e all’Anas, ha evidenziato come ci si una maggiore concentrazione nel tratto Paternò-Biancavilla. «Il Comune di Adrano oltre che per una questione demografica – fa sapere Benedetto Torrisi – presenta una spiccata vocazione commerciale e agricola, tale da giustificarne la presenza di maggiori flotte di mezzi di trasporto pesante e leggero». Non prevedere il raddoppio, poi, «Significherebbe ritrovarsi tra cinque/dieci anni al punto di partenza – evidenzia Torrisi – per la crescita a vocazione turistica che la cittadina prevede. Sono presenti aree come la città del Mendolito, il ponte dei Saraceni e un parco archeologico in fase di costituzione di circa 80 ettari, tutte realtà che vengono raggiunte proprio dall’ultima uscita della Ss 284». Secondo Torrisi, dunque, «Il mancato raddoppio sino ad Adrano sarebbe l’ennesimo imbuto i cui effetti già oggi sono sotto gli occhi di tutti».
La notizia dell’esclusione di Adrano aveva lasciato l’amaro in bocca alle istituzioni locali, associazioni non profit e deputati regionali eletti nel territorio. «Sulla Ss 284 serve un investimento rilevante dell’Anas. La superstrada è conosciuta anche per
la sua pericolosità e per gli incidenti mortali che vi si sono verificati – hanno detto Giovanni Bulla, Giuseppe Zitelli e Luca Sammartino, deputati di Udc, Diventerà bellissima e Pd – per questo serve uno scatto di Anas affinché il contratto di programma 2016-2020 venga rivisitato prevedendo un ulteriore intervento finanziario per la realizzazione delle quattro corsie su tutta l’arteria. L’auspicio riguarda anche la posizione del governo regionale che dovrebbe farsi latore di una richiesta in tal senso».
L’assessore Marco Falcone, intervenuto nell’incontro delle scorso 21 gennaio, aveva detto: «Entro il 2020 i lavori, da circa 157 milioni di euro, potrebbero andare in gara. Nel giro di cinque anni si avrà una strada più sicura rispetto a quella attuale». I prossimi passi prevedevano entro 60 eseguire le indagini. Dare incarico per il progetto definitivo, da ultimare nell’arco di 5 mesi ed essere sottoposto a tutte le autorizzazioni del caso.
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