Raddoppio ferroviario, dal 7 interrotti i lavori Sindacati: «Appena partiti e già ci si ferma»

Esordio 2020 amaro per i cantieri in Sicilia. Con una comunicazione telefonica alle tre organizzazioni degli edili di Feneal, Filca e Fillea, la Toto Costruzioni, azienda impegnata nella realizzazione del raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelbuono (sulla Palermo-Messina) ha comunicato che il 7 gennaio non riprenderà le attività. Le difficoltà sarebbero legate a un contenzioso in atto tra la stazione appaltante e la Toto. Rfi stamattina, per tutta risposta, ha fatto sapere ai sindacati che il 7 gennaio, se il fermo delle attività sarà confermato, partirà la lettera di rescissione del contratto con la Toto

«Non è giustificabile e neanche ammissibile che un cantiere appena partito, che avrebbe dovuto dare risposte al sistema delle infrastrutturazioni nell’Isola, si fermi sul nascere ai primi intoppi – dichiarano Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil tirrenica, Francesco Danese, segretario generale Cisl Palermo Trapani e Piero Ceraulo, segretario generale Fillea Cgil Palermo – Si tratta di un’opera strategica, attesa da tutto il territorio, fondamentale per il percorso di ammodernamento della linea ferrata Palermo Messina. Il 7 gennaio saremo tutti quanti a presidiare il cantiere e non accetteremo che quest’opera diventi l’ennesima incompiuta».

Le attività sul cantiere della Ogliastrillo-Castelbuono avevano già subito i primi rallentamenti a fine novembre. I sindacati avevano appreso che i ritardi erano dovuti ai pagamenti non corrisposti per gli stati di avanzamento lavori. Gli incassi dei Sal nel frattempo sono stati saldati da Rfi all’impresa. «Il mancato pagamento dei Sal a catena aveva provocato il mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori delle ditte affidatarie. E il personale della Toto è rimasto a casa, pagato per non lavorare – aggiungono De Vardo, Danese e Ceraulo – In un confronto avvenuto prima delle feste natalizie, avevamo ribadito che i lavoratori avrebbero dovuto ricevere il pagamento delle giornate di fermo. E ci siamo lasciato auspicando che nel 2020 la situazione si sarebbe appianata. Invece, dalla conversazione telefonica abbiamo colto che la difficoltà a riprendere le fasi lavorative è seria perché c’è un contenzioso in corso con la committenza che non si risolve. Ma Rfi ha fatto sapere che non c’è più niente da chiarire e che non si aspetta nessun confronto. C’è solo una lettera di rescissione di contratto già pronta a partire se il 7 i lavori, dopo la pausa estiva, non riprenderanno».

(fonte: sindacati)

Andrea Turco

Recent Posts

Un viaggio in mountain bike nella storia della Sicilia. La ciclovia che unisce Mozia a Kamarina

Un cammino che attraversa la Sicilia che adesso diventa accessibile anche agli amanti della bicicletta.…

4 ore ago

Avviso di allerta gialla in tutta la Sicilia. Precipitazioni e venti dai quadranti settentrionali

La Protezione civile regionale siciliana ha diffuso un avviso per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico,…

15 ore ago

Librino, incendio al viale Grimaldi. Evacuati diversi residenti

Un incendio a interessato uno stabile al viale Grimaldi numero 16, nel rione popolare Librino,…

18 ore ago

Aggressione all’ospedale di Biancavilla, arrestata dai carabinieri una 25enne

Una 25enne che aveva aggredito una dottoressa nell'ospedale di Biancavilla, tra i reparti di Pediatria…

20 ore ago

Scontro tra due auto a Palermo, coinvolta anche pattuglia della guardia di finanza. Tre feriti

Scontro la scorsa notte tra un'auto della guardia di finanza e una Fiat Punto all'angolo…

21 ore ago

Incendiati rifiuti a Palermo, lanci di pietre contro i pompieri. Intervento dei carabinieri

Incendi sono stati appiccati la scorsa notte in via Margifaraci, a Palermo, a diversi cassonetti ricolmi di…

22 ore ago