Qui lo dico e qui lo nego

Il grido d’allarme era stato lanciato due mesi fa proprio su Step1: “Fammi andar via! Cosa spinge alcuni dei nostri colleghi a cambiare facoltà? Voglia di laurearsi prima o puro desiderio di semplificarsi il piano di studi?“. L’inchiesta sul disagio degli studenti di Lingue, curata da Carmen Valisano – 1 novembre 2005 -, aveva provocato una discussione molto vivace tra chi si lamentava e chi difendeva l’attuale sistema, facendo registrare il record assoluto dei commenti. Il dibattito continuava in modo parallelo sui forum di facoltà, attirando l’attenzione di moltissimi studenti.

Ma in quei mesi il tema della revisione dei piani di studio sembrava essere una priorità per la facoltà di lingue. Lo aveva confermato anche il preside uscente. Nell’intervista al prof Pioletti, curata da Carmelo Greco –5 agosto 2005 -, la risposta sulla questione era stata:

Siamo stati bloccati perché l’attuale numero (eccessivo) di esami, dipende da come erano strutturate le classi vigenti. Avremmo già provveduto se l’ateneo non avesse nascosto il fatto che entro il 28 Febbraio andavano presentate le modifiche ai corsi di laurea. Ho anche protestato ufficialmente. Stiamo aspettando le nuove classi dal ministero, che saranno più elastiche.  Abbiamo già pronti due modelli per diminuire il numero degli esami e portarli a non più di venti“.

All’altra domanda: “Queste sono proposte sue? Cosa succederà quando scadrà il suo mandato?”, sempre nella stessa intervista, il prof. Pioletti aveva risposto:
No, saranno portate avanti. C’è compattezza su questo. (…) Sulla diminuzione del carico di lavoro e del numero d’esami sono tutti d’accordo“.

Promesse e impegni che aveva ribadito il prof. Nunzio Famoso all’indomani della sua elezione. Sulle tabelle ministeriali il neo Preside aveva infatti dichiarato:

In vista dell’uscita delle nuove tabelle ministeriali, e basandoci sull’esperienza compiuta finora, nei prossimi mesi la facoltà si sforzerà di stabilizzare un nuovo modello che punti ad un riequilibrio del percorso quinquennale, per essere  in condizione di fare un bilancio serio e sono convinto che studenti e docenti dovranno confrontarsi molto apertamente sui nuovi piani di studio“.

Senza dimenticare l’altro impegno: “la facoltà deve interrogarsi sull’efficacia della didattica delle lingue. A mio avviso è indispensabile porre al centro della questione il ruolo del docente di lingua e degli esperti linguistici. Dobbiamo studiare la questione con responsabilità e, con l’apporto delle diverse competenze, trovare nuove  soluzioni e nuovi metodi per consentire un livello di formazione più efficace e più veloce, ma senza abbassare il livello qualitativo“.
Il prof. Famoso aveva reso queste dichiarazioni il 3 ottobre (vedi l’articolo “A spasso con il Famoso…” di Michele Spalletta). Pochi giorni prima i rappresentanti degli studenti avevano presentato ufficialmente un documento in cui si chiedeva di “effettuare un analisi reale della situazione, rispondendo a tali problematiche con azioni che potrebbero spaziare da una presenza obbligatoria più controllata, al maggiore utilizzo di laboratori linguistici (…) e magari al tentativo di snellire certi programmi senza per questo rendere meno seri i piani di studio” (26 settembre). Da allora la commissione didattica si è riunita più volte. Poi, all’improvviso, lo stop. Qual è la ragione?

Sembra che il ministero non licenzierà neanche per il prossimo anno le tabelle delle nuove classi di laurea. Ma ciò non impedirebbe comunque alla facoltà di presentare le sue proposte di revisione entro fine gennaio. Intanto il calendario dei lavori della commissione didattica è stato fatto slittare e, dopo tante promesse, sembra prevalere l’orientamento a lasciar tutto com’è.

Insomma, malgrado tutto, la facoltà di Lingue sembra determinata a difendere il record assoluto del ritardo dei propri laureati triennali, che saldamente detiene all’interno dell’ateneo. Per gli studenti ignari di tutto questo, l’argomento tornerà d’attualità tra poche settimane, quando si scontreranno con una nuova sessione d’esame.

Insomma, tante promesse per nulla?

 

Leggi gli articoli citati:
Parola di preside. Ma che farà il successore? (Carmelo Greco) 5 agosto 2005
Il documento dei rappresentanti degli studenti 26 settebre 2005
A spasso con il Famoso… (Michele Spalletta) 3 ottobre 2005
Fammi andar via! (Carmen Valisano) 1 novembre 2005

Silvia Lo Re

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