Putin tra i candidati a Nobel per la pace

UNA NOTIZIA CHE FARA’ DISCUTERE’ STA GIA’ FACENDO IL GIRO DEL MONDO

 

 

di Gabriele Bonafede

La notizia è di quelle che dividono, per dirla in termini diplomatici. E si stenta a crederci, tanto da pensare che forse si tratti di una bufala colossale. Sta facendo il giro del mondo in queste ore, e inizia a fare capolino anche tra i giornali italiani: Putin sarebbe tra i 278 nominati, o i candidati ufficiali, a premio Nobel per la pace di quest’anno.

Se lo si dice a un ucraino, a un ceceno, a un georgiano o a un siriano, e a tanti altri, ne sarà disgustato.  È come dire a un siciliano che Totò Riina è candidato al Nobel per la pace.

Ma se lo si dice ad altri, la cosa potrebbe sembrare quasi normale. Il quasi è d’obbligo: molti di coloro i quali sono fans di Putin, sono anche critici nelle ultime scelte sul Nobel per la pace, come in occasione del premio a Obama o all’Unione Europea.

Ci saranno reazioni, polemiche, contestazioni. Ci sarà chi si arrampica sugli specchi e chi ne scivolerà. Ci sarà forse una maggiore riflessione sul mondo di oggi. E soprattutto, almeno si spera, ci sarà una voglia di conoscere meglio i fatti d’Ucraina e di altre parti del mondo.

E, forse, la persona meno contenta della candidatura, sarà proprio il presidente russo: in qualche modo le prese di posizione e la stessa candidatura aumenteranno l’interesse di intellettuali e giornalisti di tutto il mondo sul suo operato, passato e recente. Una cosa che lo stesso Putin ha più volte dimostrato di non gradire: nella terra dei grandi segreti, la Russia, non è un segreto che i giornalisti “scomodi” non sono per niente graditi.