Promettevano un futuro radioso nel settore della moda, ma dietro ci sarebbe stato un giro di prostituzione minorile. Questa l’accusa pesantissima rivolta a Francesco Pampa, 41enne di Monreale, e a Massimiliano Vicari, 43enne di Palermo. I due sono finiti in carcere perché ritenuti le figure principali del sistema che spingeva le giovanissime ragazze a prostituirsi. Nell’inchiesta della procura di Palermo è coinvolto anche il 35enne F.G., per lui – finito ai domiciliari – l’accusa è di avere approfittato di una minorenne.
Pampa è un agente di moda titolare della Vanity Models Management, mentre Vicari si occupa di un’agenzia – la Max Services Agency – che offre servizi di promozione e supporto sul web ad alte imprese. I due sarebberro riusciti ad attirare tante giovani modelle, riuscendo a farle lavorare anche in eventi a Milano e Parigi, due delle principali città europee nel settore della moda. L’indagine è scattata in seguito alle dichiarazioni di una ragazza che alla polizia ha raccontato di avere iniziato a lavorare con i due a partire dall’età di 15 anni. L’adolescente sarebbe stata da subito spinta a concedersi a uomini più grandi.
Gli investigatori hanno appurato che il reclutamento delle aspiranti modelle avveniva su internet, poi, dopo avere superato il provino, bisognava pagare una quota di circa 50 euro all’agenzia. Il desiderio di affermarsi nel settore e la conquista della fiducia delle giovani avrebbe portato gli indagati nella condizione di soggiogarle. In cambio delle attenzioni e di regali, le vittime venivano spinte ad avere rapporti sessuali.
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