Prometeo, prosegue la confusione sulle graduatorie

CONTINUA A FAR PARLARE IL PROGETTO DEL CIAPI. INCERTI GLI IDONEI, INCERTI I TEMPI E INCERTO PARE IL FINAZIAMENTO. SUL PROGETTO INCOMBONO DIVERSE CRITICITA’ COME IL GIUDIZIO SULL’IAL SICILIA

Comprendiamo lo sforzo di taluni nel tentativo di riportare la vicenda Prometeo sul binario dell’eccellenza nell’azione di governo. Dell’opportunità offerta dal Governo regionale di riparare al maltolto non siamo molto convinti.

Lungi da passare per “disfattisti” o per “istintivi”, gli operatori della Formazione professionale privi di incarico e di copertura reddituale hanno il sacrosanto diritto di tornare a lavorare.

Ed è compito del Governo del presidente Rosario Crocetta di ottemperare, di certo non il nostro. All’informazione la ricerca della verità dei fatti, il ruolo cioè far luce, come nel caso del progetto Prometeo, su cosa non va.

Così come spetta alla Guardia di Finanza, che pare abbia acquisito più di un documento, effettuare specifici accertamenti sulla gestione del progetto. E sono diverse le cose che non convincono.

La copertura dell’operazione che dovrebbe portare all’erogazione di duecentosettantamila ore formative a cinque mila e 500 allievi, impegnare mille e 415 lavoratori sarebbe partita male. Circa ventuno mila euro dei trenta cinque serviti per finanziare il progetto per sette mesi arrivano dal finanziamento originariamente destinato allo Ial Sicilia, prima della revoca dell’accreditamento da parte dell’assessorato regionale Istruzione e Formazione professionale. Ial che, dopo la sospensiva del Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) è tornato in pista per gestire l’offerta formativa. Queste risorse sono state “congelate” in attesa del definitivo responso da parte della magistratura amministrativa? Oppure l’amministrazione regionale è pronta a utilizzarle?

Ancora: la procedura seguita è corretta? Sulla graduatoria degli idonei si è scatenata la corsa ai ricorsi? Intenzionali o necessitati della difesa del diritto soggettivo di chi si è visto escluso senza motivo? Il Ciapi di Priolo, che ha ricevuto in affidamento il progetto dalla Regione siciliana, riuscirà entro il 10 aprile a completare i controlli su ogni fascicolo dei candidati per individuare i tanti errori commessi?

Mentre continuano a pervenire al Ciapi i ricorsi dei dipendenti in cui è risultato errato il punteggio della graduatoria, e sono in molti che hanno scoperto macro-errori a loro discapito, è opportuno ricordare che i termini scadono proprio il prossimo dieci aprile.

Le graduatorie provvisorie sono state pubblicate sul sito del Ciapi il 10 marzo scorso, e come prevede l’articolo 7 del bando di reclutamento Prometeo, i termini per i ricorsi sono entro 30 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie. Ed allora, i tempi si allungano per l’inizio delle attività corsuali?

Dal quartier generale del Ciapi le bocche rimangono cucite. Chissà perché! E poi, va detto che, da quanto riferito al giornale da alcune indiscrezioni, non solo sarebbero stati commessi errori in difetto nella valutazione dei titoli, ma anche in eccesso. Risulterebbero idonei con punteggio attribuito superiore ai titoli posseduti. Un gran casino che la dottoressa Luciana Rallo non ha inteso ad oggi chiarire preferendo il silenzio tombale.

Ed allora, in questo marasma generale sarebbe opportuno verificare, da parte del Ciapi, se ci sono errori commessi in eccesso, nel valutare i punteggi, che ovviamente nessuno dei dipendenti contesta. E non è la sola verifica da fare.

Prima della pubblicazione delle graduatorie rivedute è corrette, sarebbe opportuno che la stessa commissione esaminatrice, impegnata in questi giorni a capire il perché dei tanti errori commessi in sede di prima valutazione dei titoli, procedesse ad individuare il numero degli lavoratori, inseriti utilmente in elenco, risultati idonei per iniziare i rapporti lavorativi, per capire se escluderli dalla graduatoria dato l’avvio al lavoro presso il neo consorzio Cerf. Dovrebbe trattarsi di circa quattrocento lavoratori.

Stessa cosa dicasi per i dipendenti dell’ex Anfe provinciale di Catania. Lo scorso 19 marzo lo stesso ente ha pubblicato la graduatoria delle figure, con i nominativi e profili, che transiteranno presso l’Anfe Regionale. Se tra i prossimi inserimenti dovessero trovarsi lavoratori in graduatoria utile al Ciapi per il progetto Prometeo, andrebbero depennati. Il Ciapi farà questo controllo?

Poi un’ulteriore verifica va fatta per i dipendenti in elenco che già hanno trovato occupazione negli Enti che hanno richiesto le figure prestabilite per iniziare le attività del Piano Giovani.

Anche in questo caso, cosa farà l’ente di formazione di proprietà della Regione siciliana?

E intanto i tempi potrebbero allungarsi e di certo la colpa non sarà di quella parte della stampa che cerca con spirito critico di garantire una corretta informazione.

Giuseppe Messina

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