da Alessandro Lazzano
dell’Unione lavoratori Liberi della Formazione professionale
riceviamo e volentieri pubblichiamo
Come Prometeo, secondo la mitologia greca, diede vita agli essere umani, così il Progetto Prometeo del Ciapi di Priolo restituisce il lavoro (vita) al personale della formazione professionale, ingiustamente senza incarico.
Infatti Prometeo è il progetto affidato dallassessorato regionale alla Pubblica Istruzione ed alla Formazione Professionale, in house providing, al Ciapi di Priolo, ente strumentale della Regione siciliana giusto procedimento amministrativo di regionalizzazione avviato con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 270 del 27 luglio 2012 e concluso con lautorizzazione in Decisione CE n. C(2013) 4224 del 5 luglio 2013.
Il progetto ha la finalità di far concludere i percorsi formativi agli utenti che sono stati avviati alla formazione dagli enti definanziati per gravi irregolarità ed a cui sono in corso procedimenti di revoca dellaccreditamento. Inoltre si prefigge lobiettivo, non meno nobile, di riavviare in servizio il personale della formazione iscritto allAlbo degli operatori della Formazione Professionale, assunto con contratto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2008, e rimasto privo di incarico: quindi di restituire, secundum legem, il mal tolto lavoro agli aventi diritto.
Registriamo che molti colleghi partecipanti al bando, però, siano stati mal consigliati da qualche fonte strumentale ed interessata, che istiga il personale a ricorrere contro il progetto a prescindere.
Insomma tutti contro Prometeo ma soprattutto contro se stessi Unione Lavoratori Liberi, organizzazione libera dei lavoratori della formazione professionale, invita i colleghi a cominciare a capire partendo dal significato del nome Prometeo (colui che riflette prima).
E se il progetto Prometeo non arrivasse a buon fine? Tanti allievi perderebbero la possibilità di completare il proprio percorso formativo, ma soprattutto niente lavoro per il personale degli enti di formazione definanziati, per gli operatori licenziati, per i lavoratori sospesi, per quelli posti in Cigd e per quelli posti nelle liste della Circolare Assessoriale n. 10/94. Insomma unopportunità offerta dalla Amministrazione Scilabra-Corsello-Ortisi per rimediare ad un caos iniziato fin dallAmministrazione Centorrino-Albert-Enti.
Unione Lavoratori Liberi ha avuto modo di constatare che il personale del Ciapi di Priolo sta lavorando incessantemente e doviziosamente per offrire il servizio e per restituire il lavoro ai colleghi nel più breve tempo possibile, nonostante le tante resistenze anche dei poteri forti e dei nemici di sempre.
Per i colleghi che quotidianamente vengono bombardati da informazioni tendenti ad alimentare le loro insicurezze, insoddisfazioni e disagi, ricordiamo che lAmministrazione regionale ha sempre assicurato di voler estendere le graduatorie a tutti gli idonei con un eventuale rimpinguamento delle somme già impegnate. Daltronde, lobiettivo finale perseguito con il progetto Prometeo è la piena occupazione del personale dellAlbo.
Unione Lavoratori Liberi non intende alimentare false speranze o aspettative facilmente deludibili, ma certamente non smetterà di vigilare e sollecitare lAmministrazione regionale ed il Ciapi di Priolo affinché tutti i colleghi ritornino a lavorare. Dalta parte, lidea di questo progetto è anche merito dei lavoratori licenziati dagli enti, con il frettoloso avallo dei sindacati, che hanno da subito chiesto il ripristino dei livelli occupazionali secondo la legge regionale n. 25/93.
In conclusione, scomodando metaforicamente la mitologia greca, Prometeo ricevette dalla Dea Atena tante buone qualità, che già a quel tempo volle donare agli uomini, come lintelligenza e la memoria
Accettiamo metaforicamente questo dono anche questa volta e facciamone buon uso.
Nota a margine
Per quel poco che ricordiamo noi, Prometeo diede il fuoco agli uomini, facendo incazzare di brutto Giove che, per punizione, ‘inchiummò’ lo stesso Prometeo ad una roccia dando ordine agli avvoltoi di banchettare con il suo fegato.
Poiché nell’attuale Governo regionale e tra chi vi orbita attorno non mancano gli avvoltoi – dagli ‘industriali’ (che si vorrebbero pappare i fondi europei destinati alla formazione) agli alti dirigenti, dai politici agli ‘esperti’ – la nostra speranza è che i dipendenti di questo martoriato settore della vita pubblica siciliana, come si augura il nostro amico Alessandro, trovino un lavoro e non chi potrebbe mangiargli il fegato..
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