Prometeo, al via i controlli sulle graduatorie sbagliate. Il silenzio del Ciapi

LA REGIONE SICILIANA PRENDE L’ENNESIMA CANTONATA CHE ALLUNGA I TEMPI. SONO 1415 I LAVORATORI CHE DA MESI ATTENDONO DI RIPRENDERE L’ATTIVITA’ LAVORATIVA

Al lavoro la Commissione di valutazione per correggere le storture delle graduatorie pubblicate dal Ciapi di Priolo a valere sul progetto “Prometeo”. Decisione che pare lo stesso Ciapi abbia assunto a seguito del polverone alzato dal nostro articolo di ieri che ha aperto uno squarcio sulla criticabile gestione del progetto.

È quanto emerge dalle indiscrezioni raccolte sui macroscopici errori riportati nelle graduatorie per qualifica pubblicate dall’ente di formazione di proprietà della Regione siciliana. Svarioni che hanno provocato la reazione di decine di candidati, molti dei quali esclusi con punteggio zero. Da qui le azioni legali. È paradossale che si siano potute presentare errate attribuzioni di punteggio.

A confermate il tutto l’atteggiamento dell’ente regionale siracusano.

Contattato dal nostro giornale, il direttore del Ciapi di Priolo, Luciana Rallo, ha preferito non farsi trovare. Troppo impegnata in riunione per chiarire il fattaccio? Perché negarsi ?

Dopo l’articolo di ieri, dove raccontiamo le tante irregolarità riportate nelle valutazioni che hanno prodotto innumerevoli errori, pare che qualcosa, quindi, si stia muovendo.

Proprio ieri, a seguito di diverse segnalazioni giunte in redazione, abbiamo lanciato interrogativi dovuti a dubbi su macroscopici abbagli. Sono stati in tanti a lamentare imprecisioni. Cosa che ha fatto propendere, a quanto pare, per una pioggia di ricorsi avverso la graduatoria, come già riferito.

Quali criteri siano stati utilizzati per valutare titoli e esperienza lavorativa non è facile comprenderlo. Lo stesso direttore Rallo ha preferito non parlare. Intanto, qualcuno degli esclusi, come dicevamo, ha riferito di essere stato valutato con punteggio zero. Il che la dice lunga sul fatto che qualcosa pare non sia andata per il verso giusto. Chi è in possesso di un diploma di scuola media superiore e magari di un paio di attestati di qualifica e qualche anno di attività lavorativa, come può ritrovarsi con punteggio zero? Un vero mistero.

Ribadiamo il concetto che merita attenzione, non fosse altro per la gravità dell’accaduto. Dopo mesi di attesa per l’avvio di un progetto con il quale si dovranno utilizzare trentacinque milioni di euro in sette mesi, occupare mille e 415 lavoratori ed erogare corsi di formazione professionale a circa cinque mila e 500 giovani allievi in tutta la Sicilia e somministrare circa 270 mila ore formative, non dovrebbero essere ammissibili errori di valutazione nell’esame dei titoli.

Invece sembra sia accaduto proprio questo. Da qui l’allungamento dei tempi di attesa. Quali difficoltà ci sarebbero ad attribuire il punteggio esatto nel rispetto della griglia dei valori indicati dal bando pubblico? Forse qualcosa non è andata per il verso giusto? Leggerezza, poca dimestichezza nell’esaminare i fascicoli, o pressioni esterne miranti a condizionare l’attività di verifica?

Dubbi che meriterebbero un chiarimento che dal Ciapi ieri è stato negato.

 

Il silenzio a volte è la migliore scelta, soprattutto quando forte è l’imbarazzo e poche sono le motivazioni che si potrebbero dare ai diversi legittimi interrogativi che si pongono diversi candidati ad oggi esclusi.

 

 

 

Ed ancora, l’assessore alla Istruzione e formazione professionale, Nelli Scilabra, è a conoscenza della “cantonata”? Lei che ha presentato in pompa magna il progetto “Prometeo” come lo strumento di salvaguardia dei livelli occupazionali e di erogazione di una formazione di qualità, efficace ed efficiente, che ne pensa del qui pro quo?

 

Siamo curiosi di conoscere, sempre nell’ipotesi che le attività formative dovessero avviarsi e giungere regolarmente a conclusione, quanti allievi saranno occupati in pianta stabile dalle aziende. Ma questa è altra storia, ogni cosa a suo tempo.

 

Intanto incombe sull’intera operazione Prometeo la lente di ingrandimento della Guardia di Finanza, interessata, a quanto pare, a controllare l’intero procedimento che ha portato alle errate graduatorie dei lavoratori idonei. Ed ancora non sono state avviate le selezioni degli allievi. Cosa accadrà in quel caso? È presto dirlo, attendiamo nuovi sviluppi.

 

 

 

Il giornale è disponibile ovviamente a ricevere un chiarimento dal Ciapi di Priolo o dal dipartimento regionale Formazione professionale.

Giuseppe Messina

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