Il magistrato Giuseppe Falcone, citato dall’accusa come teste, non si è presentato per “impegni di lavoro assunti in precedenza” ed è quindi durata solo pochi minuti stamattina l’udienza del processo per la trattativa Stato-mafia, nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo. A comunicare l’indisponibilità del testimone e’ stato il Pm Roberto Tartaglia. Falcone, attuale procuratore generale presso la Corte d’appello dell’Aquila, e’ stato nuovamente citato per il 9 aprile e “diffidato” dal presidente della Corte di assise, Alfredo Montalto. E in quella data sarà ascoltato anche Emanuele Di Filippo.
Ennesima udienza lampo quindi, dopo quella dello scorso 2 aprile in cui era in programma la deposizione di Carmelo Canale, colonnello dei carabinieri già stretto collaboratore di Paolo Borsellino, citato dall’accusa ma rimasto in silenzio. Canale, essendo indagato per falso nell’indagine sulla morte di Peppino Impastato, si è limitato a comunicare alla Corte di assise di avvalersi della facoltà di non rispondere.
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