Processo Panta Rei, chiesti oltre tre secoli di carcere Alla sbarra boss di Porta Nuova, Villabate e Bagheria

La Procura generale di Palermo ha chiesto la condanna complessivamente a oltre tre secoli e mezzo di carcere per 37 imputati del processo denominato Panta Rei che vede alla sbarra boss, estortori e gregari di Cosa nostra dei clan di Porta Nuova, Villabate e Bagheria. In primo grado ci furono condanne per 268 anni di carcere e cinque assoluzioni. Il processo si svolge in abbreviato davanti alla corte d’appello. Il procedimento nasce da una indagine del 2015 dei carabinieri. Gli imputati sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, danneggiamento e traffico di droga.

L’inchiesta ricostruì la mappa del pizzo in diverse zone della città e gli assetti di vertice delle famiglia del Borgo Vecchio, Villabate e Bagheria. Nessuna attività commerciale sfuggiva al racket: bar, artigiani, imprese, negozi di abbigliamento, supermercati pagavano la rata più somme per le festività di Natale e Pasqua. Gli inquirenti accertarono il ruolo di Teresa Marino moglie del boss Tommaso Lo Presti. Sarebbe stata lei a gestire la cassa dei soldi destinati alle famiglie dei carcerati. In manette anche Domenico e Giuseppe Tantillo, capimafia del Borgo Vecchio. Il secondo da qualche tempo collabora con i pm e le sue rivelazioni hanno confermato l’impianto accusatorio degli inquirenti: pizzo, spaccio di cocaina e controllo del mercato dei frutti di mare come assi portanti degli affari della mafia.

Queste le richieste di pena: Paolo Calcagno 18 anni, Teresa Marino 18 anni, Alessandro Bronte 15 anni, Pietro Catalano 11 anni, Tommaso Catalano 11 anni, Carmelo D’Amico 10 anni, Salvatore David 12 anni, Francesco Paolo Desio 12 anni e 4 mesi, Giuseppe Di Cara 12 anni, Pasquale Di Salvo 16 anni, Nunzio La Torre 8 anni e 4 mesi, Francesco Paolo Lo Iacono 12 anni, Rocco Marsalone 13 anni e 4 mesi, Andrea Militello 5 anni e 6 mesi, Salvatore Mule’ 14 anni, Giampiero Pitarresi 16 anni, Massimiliano Restivo 4 anni e 4 mesi, Giuseppe Ruggeri 12 anni, Antonino Salerno 6 anni e 2 mesi , Salvatore Scardina 12 anni, Lodovico Scurato 6 anni, Domenico Tantillo 18 anni, Giuseppe Tantillo 5 anni e 4 mesi, Antonino Giuseppe Maria Virruso 12 anni, Antonino Abbate 6 ann e due mesi, Salvatore Ingrassia 8 anni, Bartolomeo Militello 13 anni e 4 mesi, Vincenzo Vullo 6 anni, Salvatore D’Asta 2 anni (pena sospesa), Giuseppe Minardi 6 anni e 2 mesi, Francesco Terranova 6 anni, Maria Rosa Butera 2 anni (pena sospesa), Gaspare Parisi 6 anni, Massimo Monti 2 anni (pena sospesa), Angelo Mendola 6 anni, Giuseppe Di Giovanni, 12 anni.

Silvia Buffa

Recent Posts

Inchiesta Sanità a Catania, Il verdetto solo dopo le elezioni europee. Legittimo impedimento per Razza

Vorrei ma non posso. Bisognerà aspettare il prossimo 18 giugno per avere un verdetto- o…

8 ore ago

Almaviva, incontro al Mimit. I sindacati: «Ancora nessun risultato ottenuto»

Si è svolto l'incontro al Mimit per analizzare lo stato di avanzamento sul piano di…

10 ore ago

Catania, calamari trattati con candeggina sequestrati alla Pescheria

Alcuni calamari che emanavano un forte odore di candeggina sono stati rinvenuti a carico di…

10 ore ago

Motociclo finisce dentro una buca, morto un 39enne a Palermo

Un uomo di 39 anni, Samuele Fuschi, è morto in un incidente stradale in viale…

11 ore ago

Terza edizione del master Terna-UniPa per la transizione energetica: 19 posti, con certezza di assunzione in Sicilia

Diciannove possibilità di formazione, per altrettanti posti di lavoro. Garantiti in Sicilia. È la formula…

11 ore ago

Comunali Aci Castello, festa in una sede del Comune tra arancini e santini elettorali. «Valutiamo esposto in procura»

Un gruppo di persone, quasi tutte anziane, immortalato all'interno dei locali dell'ex stazione di Cannizzaro,…

11 ore ago