Essere portoghesi a Priolo. È l’accusa indirizzata dalla Procura di Siracusa, tra gli altri, anche al sindaco Antonello Rizza. L’inchiesta – denominata Tutto pagato – riguarda i vantaggi di cui avrebbero goduto il primo cittadino insieme ad altri esponenti della pubblica amministrazione. Nello specifico, si tratta della partecipazione gratuita a viaggi organizzati dal Comune.
L’avviso di conclusione delle indagini è stato emesso dal sostituto procuratore Tommaso Pagano e notificato, oltre a Rizza, anche a una funzionaria comunale, una dirigente dell’ufficio politiche sociali, la titolare di un’agenzia di viaggi e un ex assessore. Al centro dell’inchiesta, l’organizzazione di viaggi per anziani. Sarebbero tre, nello specifico, le gite finite all’attenzione degli inquirenti.
Per gli indagati, le accuse vanno dalla induzione indebita a dare e promettere utilità all’abuso d’ufficio, passando per la turbativa d’asta, la corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e la truffa aggravata ai danni del Comune.
A fine ottobre, Rizza e altri amministratori erano finiti al centro di un’altra inchiesta. Denominata Qualunquemente, l’indagine ha fatto luce su un sistema di potere che sarebbe stato basato sul voto di scambio. Gli indagati, infatti, avrebbero distribuito sussidi economici a persone che non avevano i requisiti per goderne.
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