Nella meravigliosa cornice di Costa do Sauipe, a pochi passi dalla struggente bellezza – sarà il caso di abituarsi sin da ora a questi turbamenti estetici – di Salvador de Bahia lo stato maggiore della Fifa, organizzazione ben più potente di qualsiasi stato di media grandezza, ha regalato al popolo felice ma ben lontano il primo atto della XX Coppa del Mondo di Calcio.
Il sorteggio, nella solita cornice pacchiana e terribilmente reazionaria, con tanto di donna oggetto a far mostra di se per la gioia del maschio medio mondiale, affidato alla patetica presenza di vecchie glorie imbolsite – che pena vedere tra loro Zidane e Cafu ma soprattutto il povero Ghiggia – ha avuto il merito di di distogliere l’attenzione dalle astruse alchimie politiche che hanno condotto Svizzera e Belgio a diventare teste di serie a scapito di nazionali come Olanda e – ma sì – la nostra bistrattata italietta. Come sempre adesso si metteranno mille mani avanti perché oltre alla testa di serie – un Uruguay che ha fatto un pessimo girone di qualificazione e arrivato fin qui per il rotto della cuffia di uno spareggio nientedimeno che con la Giordania – abbiamo pescato l’Inghilterra di Roy Hogdson, passato alla storia perché secondo lui Roberto Carlos era un esterno mediocre inducendo l’Inter a disfarsene. La quarta squadra, i grandi competenti italiani l’hanno già relegata al ruolo di cuscinetto, dimenticandosi che è arrivata ben prima del Messico nel suo girone di qualificazione e che adesso non esistono più squadre che perdono 10 o 9 0 come gli Emirati Arabi o Haiti.
Comunque il timore è comprensibile. Il sorteggio di quattro anni fa era stato molto più generoso ed è finita com’è finita – cioè con la più grande brutta figura di sempre, altro che Corea – perciò figurarsi se non sono da temere tipetti come Rooney o Suarez per tacere di Cavani o Gerrard, senza considerare la Joya rosanero, Abel Hernandez.
Tutto questo considerato, c’è da dire che poteva capitare peggio. Il girone della Germania è un piccolo inferno, con Portogallo, Ghana e USA, cioè i più forti dei rispettivi continenti e quello di Spagna (Olanda e Cile) e del favoritissimo Brasile (Croazia, Messico e (Camerun) non sono certo uno scherzo. E in fondo se mai passassimo il turno come primi classificati avremmo un ottavo molto comodo contro chi arriva dal gruppo della Colombia. Ma il vero problema del sorteggio è che abbiamo praticamente la strada sbarrata per le semifinali. Perché, quale che sia il nostro cammino, ai quarti arriveranno Spagna, Olanda o addirittura il Brasile e quindi discorso chiuso a meno di miracoli che non sembrano, almeno oggi, verosimili.
Per il resto, i due gironi di coccio sono come prevedibili quelli di Svizzera e Belgio, mentre anche l’Argentina avrà forse i suoi guai con la Nigeria ma Bosnia e Iran dovrebbero essere alla portata di Messi.
Insomma, si va verso una finale Brasile-Argentina, Spagna permettendo naturalmente. Ma di questo avremo modo di riparlare, stasera è di nuovo campionato.
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