Prima edizione della Maratona di Sicilia Il 2 giugno si corre a Palermo

Il 2 giugno, nel giorno della Festa della Repubblica, si correrà all’interno del Parco della Favorita la prima edizione della Maratona di Sicilia. La manifestazione è stata presentata oggi davanti alla Fontana d’Ercole, all’interno del Parco urbano. «Desideriamo che il Parco torni a essere fruibile appieno. Vorremmo che la Favorita nel prossimo futuro possa divenire patrimonio e attrattiva del territorio. L’obiettivo è far trascorrere a tutti i partecipanti una giornata di aggregazione, divertimento e sport. Oggi abbiamo la certezza che saremo almeno 500 per questa prima edizione e non è poco», dice Mimmo Totaro, uno degli organizzatori dell’evento. La corsa partirà dallo stadio di atletica leggera ‘Vito Schifani’ e continuerà all’interno del Parco della Favorita. L’evento assegnerà le maglie di campione regionale Fidal di Maratona per tutte le categorie. Tutti i primi di ogni categoria Fidal riceveranno la maglia di Campione Siciliano di Maratona. A essere protagonisti non saranno solo gli atleti, ma anche i cittadini palermitani. Infatti, sarà possibile partecipare alla ‘Run For Fun’, passeggiata ludico-motoria di circa 2 km. ad andatura libera del percorso di gara. La ‘Run For Fun’ aderisce al progetto ‘Emergenza Ebola’ dell’Unicef. Ci saranno anche momenti di intrattenimento sportivo come quello proposto dal Club Scherma-Palermo che allestirà uno spazio dedicato alla scherma con prove aperte a tutti o come quello dedicato alle discipline orientali. E’ stato realizzato anche uno spot video visibile su Youtube. ‘La nostra idea è quella di offrire una giornata di sport e divertimento alla città e accreditarci progressivamente con gli atleti e con tutti gli appassionati della corsa – aggiunge Mimmo Totaro -. L’impegno primario è quello di fidelizzare ciascun partecipante per le prossime edizioni perchè Palermo ha tutte le potenzialità per divenire uno dei luoghi ideali per ospitare appuntamenti sportivi: clima, patrimonio artistico e naturale, accoglienza, cultura, tradizione e divertimento. Oggi purtroppo – conclude – queste potenzialità sono penalizzate dalla carenza di infrastrutture e servizi, pertanto che non ci fa essere competitivi».