«Le primarie sono un esercizio spettacolare di democrazia». Barbara Floridia si presenta sorridente, affiancata da Nuccio Di Paola e Luigi Sunseri, i due grandi contendenti alla carica di candidato di bandiera del Movimento 5 Stelle alle Presidenziali. La sottosegretaria pentastellata al ministero dell’Istruzione è stata scelta da Giuseppe Conte proprio allo scadere del tempo massimo stabilito dal fronte progressista. «Permettetemi di sfatare due miti – dice l’insegnante originaria di Messina – intanto quello di papessa straniera. Straniera no. Sono siciliana, la Sicilia è casa mia e non è solo la mia regione, è la mia ragione: in Sicilia sono a casa e ho sempre lavorato in grande sinergia con tutto il gruppo regionale. Ho letto poi stamattina che sono fortunata. Qualcuno diceva che la fortuna deve essere accompagnata dalla virtù, quindi sì, una dose di fortuna può anche starci, ma noi abbiamo anche la competenza e la virtù, che camminano dalla nostra».
Il riferimento è alle polemiche, per la verità piuttosto blande, riguardo al fatto che la scelta di Conte sia ricaduta su una figura esterna al gruppo che negli ultimi cinque anni ha rappresentato il Movimento tra i banchi del parlamento regionale, gruppo di cui gli stessi Sunseri e Di Paola fanno parte. «Da questa valutazione fatta sia tra noi che con Giuseppe Conte, cosa potevo portare io in aggiunta alle candidature già valide? L’esperienza di governo in coalizione, con un esercizio già maturato di coalizioni con altre forze politiche del campo progressista, quindi la mia presenza andava ad aggiungere. Il presidente Conte ha fatto sintesi valutando che la mia persona potesse, in questa volontà di vincere le primarie e di riuscire a prendere la Regione, avere un valore aggiunto».
E Floridia continua gettando ulteriore acqua sul fuoco sul tema che ha teneto banco durante tutto il processo decisionale che ha portato alla sua candidatura: quello sul terzo mandato e in particolare il ruolo di Giancarlo Cancelleri, costretto al passo indietro dopo le lunghe discussioni a Roma e in Sicilia riguardo all’opportunità di concedere al sottosegretario alle Infrastrutture – che già per due volte è stato deputato regionale – una deroga per tentare la terza elezione. «Il mio valore sarà rinforzato dall’affiancamento di un altro membro del governo che conosce benissimo la Sicilia come Giancarlo Cancelleri – prosegue Floridia – ma anche le relazioni che in questi anni ho potuto coltivare nei vari ministeri, al governo, con i vertici del Pd e delle altre forze politiche». E la candidata non si sottrae neanche al tema del calo subìto dai cinquestelle nelle ultime amministrative e dei problemi che affliggono la compagine fondata da Beppe Grillo, culminati con l’addio di Luigi Di Maio. «Il Movimento ha vissuto e vive un momento particolare nel transito da una fase di innamoramento a una fase istituzionale, affrontando anche una pandemia – conclude – e ha dovuto, a causa di una legge elettorale, confrontarsi con altre forze politiche per portare a casa i propri provvedimenti. Deve cambiare nei tempi, nei modi. Ma il Movimento c’è ed è forte ed è forte soprattutto in Sicilia».
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