ORMAI E’ UFFICIALE: L’ATTUALE PRESIDENTE DELLA REGIONE NON E’ IN GRADO DI SVOLGERE IL COMPITO CHE GLI E’ STATO AFFIDATO. NE PRENDA ATTO CON INTELLIGENZA E CORAGGIO…
di Carmelo Raffa
Gli ultimi avvenimenti di questa campagna elettorale ripropongono ancora una volta la scelta incauta, da parte del maggior Partito di centrosinistra, di qualche anno fa e, precisamente, allorquando Rosario Crocetta manifestava la pretesa di essere comunque candidato alla Presidenza della Regione. Dopo un confronto con Giampiero dAlia conseguiva limprimatur dei vertici dellUDC. Nonostante i molti mal di pancia presenti in casa PD e dopo parecchio uso di svariati cachet da parte dei suoi vertici, Crocetta otteneva lassenso anche dal suo Partito.
Come abbiamo affermato in precedenti note, alle elezioni si presentarono divisi i partiti del centrodestra con le candidature di Gianfranco Miccichè, sostenuto da Raffaele Lombardo, e Nello Musumeci candidato del PDL e da altre liste del centrodestra. Miccichè conseguiva il 15,40% e Musumeci il 25,70%. Il centro destraunito avrebbe ottenuto, quindi, oltre il 41% dei voti ed avrebbe cantato vittoria. La divisione del centrodestra portava a far vincere le elezioni a Rosario Crocetta grazie solo ed esclusivamente al trascinamento dei partiti e delle liste che lo sostenevano.
Infatti le liste aggregate PD, UDC, etc conseguivano il 30,4% e Crocetta il 30,50% portando in dote di suo solo lo 0,10%! Se rifacciamo il paragone con le elezioni per il Sindaco di Palermo possiamo rilevare che le liste che sostenevano Leoluca Orlando raggiungevano il 20,18 ed il Sindaco il 47,42%! La dote personale di Orlando non è stata, quindi, un prefisso telefonico, ma il 27,24%!
Se a ciò si aggiunge che mentre per lelezione alle regionali il voto dato direttamente alle liste va automaticamente al candidato Presidente della coalizione, alle elezioni per le Comunali si deve esprimere chiaramente – per essere valida – la preferenza per il Sindaco. Con questo ragionamento vogliamo affermare che Crocetta ha avuto tutto automaticamente, mentre Orlando si è dovuto conquistare ogni singolo voto.
Subito dopo le elezioni Crocetta, che non disponeva di una propria maggioranza allArs, nonostante il forte premio di maggioranza, comincia a fare i distinguo tra lui ed il suo Partito che ha portato a continui scontri prima con la gestione di Giuseppe Lupo ed oggi col giovane Fausto Raciti. Ciò perché snobba e disconosce coloro che rappresentano il PD, perché eletti democraticamente.
Quando gli conviene si rivolge alla Segreteria romana e poi magari se ne infischia e butta fango sul proprio Partito. Lultima sceneggiata, dopo aver contrastato lingresso nel PD di Leoluca Orlando, è avvenuta domenica scorsa a Gela, quando ha attaccato pesantemente la candidatura del Prof. Giovanni Fiandaca, grande giurista, e per fare ciò ancora una volta il Signor Crocetta si è arrampicato sullantimafia.
Come abbiamo già affermato in altre note, con queste farneticazioni ha portato sicuramente acqua al mulino del Galantuomo Prof. Giovanni Fiandaca che già ha incassato la solidarietà dei vertici nazionali e regionali del PD e il 25 maggio porterà a casa molti più consensi di quelli previsti e dopo sicuramente ringrazierà il Governatore. E Lei Signor Crocetta che usa sempre come scudo lantimafia si rende conto che ricopre la più alta carica della Regione? Si rende conto che la lotta alla mafia è sacrosanta,
Ancora: si rende conto che per combatterla occorrono fatti e non chiacchiere? Si rende conto che il Suo compito primario per lottare la criminalità è quello di creare sviluppo, posti di lavoro e da buon cristiano che si proclama togliere la fame agli affamati e la sete agli assetati? Ed invece parole,parole e sempre più parole che come nel detto napoletano chiacchiere e tabaccher e legn che non valgono nulla.
Signor Crocetta si renda conto che lei, ormai, è arrivato al capolinea. Le chiediamo una cosa alquanto difficile, faccia un gesto di carità nei confronti della Sicilia e dei siciliani: si dimetta.
Foto di prima pagina tratta da informazione.tv
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