Tre schiaffoni possono essere, in qualche caso, salutari. Dipenderà tutto dalla capacità degli uomini di Sottil di metabolizzare e analizzare una sconfitta, la prima in stagione, che fa male. Il Potenza si impone 3-1 nella gara valida per la decima giornata di campionato, manifestando una sorprendente superiorità rispetto ai siciliani a livello sia fisico che tattico. Ripartire velocemente sarà adesso fondamentale, date le cinque partite che Biagianti e compagni dovranno affrontare in soli 19 giorni.
La cronaca: Giuseppe Raffaele ed Andrea Sottil confermano le indiscrezioni della vigilia in merito ai moduli, dando però spazio a volti nuovi. Nel 4-3-3 di casa largo a Matera, debuttante dal primo minuto: quindi, tridente annunciato con França supportato da Genchi e l’estroso Strambelli. In casa Catania, debutto di Lovric nel terzetto difensivo, Ciancio che vince il ballottaggio con Calapai nell’ormai classico 3-4-1-2 di marca rossazzurra. Inizio choc per il Catania. I padroni di casa cominciano in maniera gagliarda, sostenuti anche dai 5000 tifosi presenti al Viviani. Dopo tre minuti Pisseri è già decisivo nello sventare una doppia conclusione di Genchi: Strambelli e Guaita fanno il bello e cattivo tempo sulla sinistra, dove Silvestri e Manneh sono in chiara difficoltà.
Il meritato vantaggio per i padroni di casa arriva all’undicesimo minuto: cross di Giron da sinistra, con França che vola in cielo, anticipando l’incerto Lovric e battendo l’incolpevole Pisseri con un imperioso colpo di testa. I rossazzurri non riescono a reagire: Potenza scatenato, in raddoppio sistematico su ogni calciatore del Catania e con un atteggiamento molto aggressivo in campo. Marotta fa il solletico a Ioime al 18′, con una conclusione debole e centrale. La prevedibilità del Catania viene nuovamente punita al 25‘ con la rete del 2-0: Emerson, da buon brasiliano qual’è, vince di classe un duello in difesa ed effettua una sventagliata di 50 metri per Strambelli; Silvestri non va incontro al fantasista dei lucani, libero di entrare in area e carezzare la palla con un gran sinistro a giro imprendibile per Pisseri.
Il Catania è irriconoscibile e Sottil corre ai ripari, tornando alla difesa a quattro, con Ciancio dirottato a sinistra per dare manforte a Silvestri. Al 34′ Curiale sciupa una bella ripartenza: invece di servire Lodi e Marotta liberi, il centravanti conclude con un tiro debole e centrale. Serve un episodio per riaprire la gara e, puntualmente, arriva al 38′: Biagianti riceve palla da Ciancio, scoccando dai 30 metri un meraviglioso destro la cui parabola supera Ioime. Match riaperto nel momento più difficile, ma nella ripresa servirà di più per superare i padroni di casa. Sottil fa uscire l’insufficiente Lovric per Calapai, rimettendo Aya a far coppia con Silvestri in mezzo. Classico 4-3-3, con Curiale a destra in un tridente d’attacco atipico composto da Marotta e Manneh.
Al 48′ Biagianti prova nuovamente a caricare il destro, sparando stavolta a salve. Il Catania tenta di entrare in campo con un piglio ben diverso rispetto al primo tempo, cercando di occupare stabilmente la metà campo avversaria. La doccia fredda, però, arriva proprio nel momento migliore dei rossazzurri. Al 56′ Guaita sigla infatti la rete del 3-1, sorprendendo il disattento Calapai e avventandosi di testa sul calcio d’angolo perfettamente battuto da Strambelli. Sottil prova a mischiare disperatamente le carte inserendo Llama, ma la musica non cambia, dato che Pisseri è chiamato al doppio grande intervento prima sull’angolo di Strambelli, poi sulla conclusione precisa e angolata di Dettori da fuori area.
I rossazzurri accusano fin troppo il colpo, scomparendo di fatto dal campo. Non servono a nulla neanche gli ingressi di Vassallo e Brodic per Manneh e Marotta, con un 4-2-3-1 che vede Curiale come terminale offensivo di una squadra adesso sbilanciata in avanti. Al 70′ Vassallo si accentra da destra, ma la conclusione è di facile lettura per Ioime. Le manovre rossazzurre sono troppo laboriose per impensierire i padroni di casa, schierati perfettamente da mister Raffaele a protezione di un vantaggio che conservano senza difficoltà alcuna. Soltanto Llama nel finale impensierisce la difesa lucana: il triplice fischio del direttore di gara fa calare il sipario su un Catania troppo brutto per essere vero. Sottil ha chiaramente le sue colpe, per scelte tecniche poco chiare e quasi cervellotiche a inizio gara. L’unico elemento positivo della partita di oggi è che mercoledì sera, contro il Siracusa, ci sarà già l’opportunità per il pronto riscatto.
Il tabellino:
Potenza-Catania 3-1
Marcatori: França 12′, Strambelli 25′, Biagianti 38′, Guaita 57′
Potenza (4-3-3): 22 Ioime; 7 Coccia, 26 Di Somma, 25 Emerson, 13 Giron; 30 Guaita, 5 Dettori (89′ Sales), 11 Matera (53′ 8 Piccinni); 6 Strambelli (72′ 3 Panico), 9 França, 21 Genchi (53′ 23 Coppola). Allenatore: Raffaele
Catania (3-4-1-2): 12 Pisseri, 4 Aya, 5 Silvestri, 3 Lovric (46′ Capalai); 28 Ciancio, 27 Biagianti, 6 Angiulli (58′ Llama), 28 Manneh (66′ Vassallo), 10 Lodi; 11 Curiale, 9 Marotta (66′ Brodic). Allenatore: Sottil
Ammoniti: Ciancio, Matera, Silvestri
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