Forse non tutti sanno che a Palermo, in Corso Alberto Amedeo, si nasconde un sito archeologico in cui si sono svolti non pochi capitoli della millenaria storia della città, dall’antichità fino al Novecento, prova del fatto che a volte gli avvenimenti importanti non accadono solo alla luce del sole, ma anche alcuni metri sottoterra. Da un piccolo portone che si affaccia sulla transitata via palermitana, si accede a un vestibolo settecentesco che conduce alla catacomba paleocristiana di Porta d’Ossuna, oggi nel pieno centro cittadino, ma un tempo collocata all’esterno delle mura dell’antica Panormus, nella depressione naturale del Papireto. Il cimitero, datato tra il IV e il V secolo d. C., oltre a essere stato luogo di culto per i primi Cristiani, è stato anche nascondiglio per briganti e dissidenti politici, passaggio sotterraneo percorso dalla setta dei Beati Paoli – come raccontato nel romanzo di Luigi Natoli – e rifugio antiaereo durante il secondo conflitto mondiale.
Un luogo di indubbio fascino e interesse, che però fino allo scorso anno versava in stato di abbandono, dimenticato e sconosciuto ai più. Ma dal marzo 2015, grazie all’interessamento di ArcheOfficina-Società Cooperativa Archeologica, la catacomba è nuovamente di pubblica fruizione. La cooperativa – che ha in gestione il sito tramite un contratto con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra – si è occupata dei lavori di ripristino, della sistemazione di una perdita fognaria e del rifacimento dell’impianto elettrico. Oggi la catacomba è visitata da scuole, turisti, addetti ai lavori e studiosi, che vengono guidati dagli archeologi della cooperativa alla scoperta dei suoi cubicoli e gallerie, sebbene uno degli obiettivi sia quello di attirare anche i cittadini, attraverso attività culturali che possano incuriosire i palermitani, come eventi espositivi e musicali.
Da queste premesse nasce Art and Ground, evento organizzato da ArcheOfficina in collaborazione con la casa di produzione musicale Indigo: giovedì 4 agosto all’interno della catacomba si esibirà il cantautore anglo-siciliano Sergio Beercock, in un intimo concerto solo voce e guitalele. L’artista – di cui il prossimo autunno uscirà l’album di esordio prodotto da 800A Records, etichetta discografica che opera all’interno di Indigo – si cimenterà in due sessioni live, rispettivamente alle ore 20:30 e 22:30. Lo spettacolo sarà preceduto dalla visita guidata del sito a cura della cooperativa. I posti sono limitati ed è necessario prenotare ai numeri 3279849519 / 3208361431 o all’indirizzo mail info@archeofficina.com. Costo del biglietto 10 euro, comprensivo di visita guidata, concerto e bicchiere di vino.
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