I guidatori catanesi sono più scorretti. La città pullula di centri scommesse ed è allarme sulla sicurezza all’interno delle discoteche. Lo dicono i dati forniti dalla polizia stradale e da quella amministrativa riguardo alle attività svolte nel 2015. Ma emergono anche spunti positivi dalla conferenza stampa tenuta oggi in questura, alla presenza della vice questore Manuela Recca: sono aumentati i controlli e il contrasto alle infrazioni su strada, e l’esperimento del passaporto subito sta avendo risultati miglioro di quelli sperati.
Mancato uso del
casco o delle cinture di sicurezza «sono le piaghe col costo sociale più elevato», mentre il diffuso utilizzo del cellulare durante la guida «è la principale causa di incidenti. Anche se Catania non è virtuosa per le condizioni delle strade», spiega il dirigente della stradale catanese Luigi Di Maio. Alle infrazioni al codice della strada più comuni tra i catanesi è stata dedicata persino una pagina Facebook. Ma stavolta a parlare sono i numeri della polizia. Sono oltre il 306 per cento in più, rispetto al 2014, i centauri ai quali è stato contestato di circolare senza casco. Aumento giustificato anche con la sollecitazione del questore Marcello Cardona a utilizzare la contestazione ex post (non sul posto, ma con raccomandata a domicilio), permessa dal codice su questo particolare tipo di scorrettezza che prevede il fermo amministrativo del veicolo. Stabile il numero di conducenti trovati in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Nel 2015, a fronte dei 46.974 controlli eseguiti, sono state rilevate 17.493 infrazioni, ritirate 516 patenti e 1.019 carte di circolazione, sottratti 12.239 punti di guida.
Il controllo delle
discoteche catanesi spetta invece alla divisione amministrativa, al cui vertice c’è Marilina Giaquinta. La problematica principale è il sovraffollamento dei locali oltre la capienza autorizzata. «Da madre – dice la dirigente – sono preoccupata per come i ragazzi vengono stipati all’interno di spazi che potrebbero ospitarne molti meno». E non è raro che scoppino delle risse «anche solo per una taliata tra due ragazzi. Che finiscono col coinvolgere centinaia di persone». Ne è un esempio quanto accaduto all’Ecs Dogana due settimane fa.
Sono stati 12 i locali la cui attività è stata sospesa per 15 giorni perché frequentati da pregiudicati. Il personale della polizia amministrativa è stato impegnato anche nel controllo dell’attività dei
centri scommesse (52 apparecchi sequestrati), della caccia, delle autorizzazioni riguardo armi e materiale esplosivo. Giaquinta esprime particolare soddisfazione – «nonostante fossi scettica, all’inizio», racconta – di fronte ai risultati dell’iniziativa passaporto subito promossa dal questore. Attiva solo a Catania, diversa dalla procedura per il passaporto online, permette al cittadino di ottenere in tempi brevissimi il documento senza costringerlo a ripetuti viaggi allo sportello apposito. «Il servizio – spiega la dirigente – è partito a rilento perché noi eravamo troppo veloci, e i cittadini non riuscivano a produrre la documentazione necessaria altrettanto velocemente». Sono già state 536 le richieste portate a termine con queste nuove modalità.
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