Ufficialmente il movimento Territorio dovrebbe appoggiare il centrosinistra. In particolare, la lista del Megafono, il movimento che fa capo al Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.
Il Megafono, è noto, presenterà candidati solo per il Senato. Se le cose stanno così, se due più due fa ancora quattro, i cinque parlamentari di Sala d’Ercole di Territorio, dovrebbero appoggiare il centrosinistra alla Camera e a Palazzo Madama.
Ma le cose stanno davvero così?
A complicare lo scenario politico ha pensto il Pd. Che ha paracadutato nelle proprie liste siciliane, ben otto candidati, due in più rispetto al 2008.
Tutto questo con la scusa, che ‘si vince’ e che alla nostra regione spetteranno 32 parlamentari tra Camera e Senato.
Peccato che le ultime proiezioni danno il Senato incertissimo.
Soprattutto se, come si vocifera, il Movimento 5 Stelle, dovesse chiudere un accordo con gli Arancioni di Ingroia e De Magistris.
Cosa c’entra tutto questo con il movimento Territorio? Come vedremo, c’entra. Perché in una competizione elettorale difficile e incerta, tutto si tiene. Il Pd romano, in Sicilia, ha esacerbato i toni, creando non pochi fastidi a tutta la coalizione di centrosinistra. In tutto questo, si registra un grande recupero dei berlusconiani. Che, pur avendo perso-sul fronte di Grande Sud- Michele Cimino e Titti Bufardeci, ha messo comunque nel carniere il recupero del Mpa di Raffaele Lombardo e dello stesso Micciché. Ormai la partita si gioca sul filo. Vincerà chi riuscirà a prendere tre, due o forse un solo senatore in più.
Non può essere esclusa a questo punto, una spaccatura del movimento Territorio. Ovvero, dei 5 parlamentari regionali (Nello Dipasquale; Alice Anselmo; Marcello Greco ; Salvo Lo Giudice;
Gianfranco Vullo), alcuni potrebbero restare con Crocetta (dunque nel centrosinistra) mentre altri potrebbero trovare u accordo con il Pdl.
E’ noto che l’ex sindaco di Ragusa, Nello Di Pasquale (che Crocetta dice di non sentire da tempo) proviene dalle file del centrodestra. Ma il tema vero, in questo movimento, non è rappresentato dai parlamentari dell’Ars. Il vero snodo, per capire quello che potrebbe succedere nelle prossime ore, è rappresentato dall’ex ministro socialista, Salvo Andò. E ‘ lui la ‘mente’ dell’operazione politica Territorio
Andò come tanti ex socialisti, ha comunque un rapporto, probabilmente di natura personale, con Berlusconi. E, siccome -lo ripetiamo- l’atteggiamento del Pd romano in Sicilia, è stato da ‘colonizzatore’, non è da escludere che Andò, rispetto ad una offerta del centrosinistra praticamente nulla, possa accettare la corte di Berlusconi.
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