La Sicilia si tinge di giallo. Lo scrutinio per le elezioni politiche 2018 è ancora in corso ma il verdetto sembra già definitivo: il Movimento 5 stelle spopola nell’Isola, spingendosi ben oltre le percentuali raggiunte pochi mesi fa alle Regionali. E per quanto le due tornate elettorali siano difficilmente paragonabili, il risultato segna un’innegabile affermazione del partito di Luigi Di Maio.
Con circa un quarto delle sezioni siciliane scrutinate, i cinquestelle superano il 47 per cento al Senato. Il confronto con il centrodestra – seconda forza in Sicilia, ma prima nel complesso del Paese – è implacabile anche agli uninominali, con i nove seggi destinati al M5s. Alla Camera il trend è simile, con l’unica eccezione nel collegio di Barcellona dove il centrodestra si gioca il seggio con Maria Gullo, che al momento è leggermente in vantaggio rispetto ad Alessio Villarosa.
Alla vigilia del voto i testa a testa del maggioritario sembravano una sfida dura per i cinquestelle. Gli uninominali, infatti, sulla carta avrebbero potuto favorire i candidati maggiormente radicati nel territorio, con il voto alla persona che avrebbe potuto avere la meglio su quello di opinione. Numeri alla mano, invece, così non è stato: praticamente dappertutto i ras delle preferenze – tanto nel centrodestra quanto nel centrosinistra – si sono scontrati con il simbolo pentastellato.
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