Scoppia la polemica a Palermo sulla segnaletica orizzontale. Ad innescare la miccia è l’ennesimo incidente, avvenuto mercoledì sera in viale Strasburgo, nel quale una donna di 41 anni, ora in gravissime condizioni, è stata travolta sulle strisce pedonali. Una disgrazia che per il presidente del Consiglio comunale Totò Orlando forse poteva essere evitata se solo l’Amat, dopo numerosi solleciti, avesse provveduto per tempo a rifare le strisce «poco visibili e sbiadite». Accuse che il presidente dell’Amat Antonio Gristina, tuttavia, rispedisce al mittente, perché per il numero uno di via Roccazzo l’azienda ha fatto sempre «del suo meglio e in maniera puntuale». Già da tempo ha iniziato a rinnovare la segnaletica orizzontale ricorrendo a una nuova vernice bicomponente ma la colpa sarebbe anche dell’asfalto che si sgretola e «sporca le strisce rendendole invisibili». Per questo, già da agosto, l’Amat sta valutando l’acquisto di macchine speciali per ripulire le strisce ma il progetto non dovrebbe partire prima della fine dell’anno.
Lo scorso anno, secondo i dati diffusi da via Dogali, i pedoni coinvolti in incidenti sono stati oltre trecento. Numeri preoccupanti e a rilanciare in questi i giorni la polemica sulla «scarsa qualità della segnaletica orizzontale» gestita dall’Amat, è il presidente del Consiglio Orlando per il quale «la misura è ormai colma». «Questa è una battaglia che porto avanti da mesi – dice Orlando a MeridioNews – non so se l’incidente sia legato effettivamente alla strisce sbiadite ma il tema vero è che la segnaletica in città non esiste da tempo. Ho sollecitato più volte l’azienda affinché intervenisse in maniera radicale ma senza risultati. Se l’Amat non è in grado di gestire questo compito, allora lo cancelliamo dal contratto di servizio e troviamo soluzioni alternative». A luglio, infatti, l’azienda ha preparato la bozza del nuovo contratto che sarà sottoposta al Consiglio a settembre. «Loro – aggiunge – ne fanno una questione di vernice e di asfalto ma credo che sia una vicenda che va avanti da troppo tempo. Il comune non può spendere 3 milioni l’anno per avare un servizio così scadente. O l’Amat risolve il problema – conclude – oppure prenderemo provvedimenti».
Per il presidente Gristina, interpellato da MeridioNews, l’Amat ha sempre rispettato gli impegni fissati dal contratto di servizio «in maniera puntuale e nel modo migliore» e dall’inizio dell’anno è impegnata nel rifacimento della segnaletica orizzontale anche se, senza un intervento radicale, sarebbe soltanto una soluzione tampone. «La nuova vernice – spiega Gristina – è più visibile perché contiene scaglie di vetro e dura di più perché più spessa della precedente acrilica che ogni sei mesi andava rinnovata». Il problema, tuttavia, rimane perché, soprattutto d’estate, in assenza di piogge, le strisce sono meno visibili a causa della sporcizia. «Come richiesto dalla presidenza del Consiglio stiamo valutando nuove soluzioni per la pulizia straordinaria ma occorre del tempo». Riguardo l’incidente in viale Strasburgo, per Gristina in quel punto «le strisce sono assolutamente visibili e indicate anche dalla segnaletica verticale. Semmai, ci siamo accorti che c’è un fanale spento che non illumina la strada, ma a mio avviso quando c’è di mezzo la vita delle persone non è il caso di fomentare polemiche».
Secondo l’Amat, quindi, il problema è dovuto anche alla qualità dell’asfalto utilizzato dalla Rap per ricoprire le strade. Un problema conosciuto da tempo ma la cui soluzione appare lontana. «Palermo ha 14 mila impianti di attraversamenti pedonali e il rifacimento di tutte le strisce richiederà almeno altri due anni – dice il dirigente della direzione dei servizi speciali della mobilità dell’Amat Domenico Caminiti –. Al momento ci stiamo adoperando con la Rap per risolvere definitivamente il problema e, in attesa di trovare una soluzione, stiamo mettendo a punto un servizio di pulizia delle strisce». Da circa due settimane l’Amat ha eseguito numerosi test utilizzando le spazzatrici della Rap. Ad esempio in via Libertà nel punto in cui è stata investita lo scorso 18 maggio la ragazza di 31 anni Tania Valguarnera, ma senza risultati apprezzabili. «Per questo ragione – chiarisce – pensiamo di comprare una o più macchine semoventi utilizzate per pulire le pavimentazioni industriali, dal costo di circa 6-7 mila euro. Credo che il presidente Gristina – conclude – al primo consiglio di amministrazione ne proporrà l’acquisto al cda ma, ad ogni modo, non dovrebbero arrivare prima della fine dell’anno».
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