Il primo round va al Palermo. Ha sempre una validità la tesi secondo cui i playoff sono un torneo a parte nel quale, di solito, si azzerano certe dinamiche emerse durante la regular season ma esistono anche i casi in cui squadre che hanno finito il campionato in crescendo riescono a dare continuità al loro percorso e confermare anche nell’appendice post-stagionale di essere in buonissime condizioni fisiche e soprattutto mentali. Una di queste squadre è quella rosanero che si è imposta 2-1 in trasferta contro la Triestina nell’andata del primo turno nazionale dei playoff. Decisiva la premiata ditta Valente-Floriano. L’asse formato dall’esterno offensivo ex Carrarese (il numero 30, che venerdì non si è allenato a causa di una gastroenterite, ha confezionato i due assist vincenti) e da quello italo-tedesco, protagonista del match con due gol-fotocopia di sinistro realizzati entrambi nel primo tempo al 41′ e al 48′, ha spostato l’ago della bilancia dalla parte della compagine guidata da Silvio Baldini. Sia nel contesto della gara odierna, in relazione agli sviluppi di una partita che i rosa hanno interpretato molto bene e condotto con autorità al netto del calo accusato ad un certo punto nella seconda frazione di gioco, sia in ottica qualificazione.
«Siamo contenti del risultato ma non dobbiamo essere tranquilli – ha sottolineato nel post-gara il tecnico rosanero – fino a quando abbiamo fatto le cose in un certo modo siamo stati bene in campo e abbiamo creato le premesse per un risultato che ritengo giusto. È vero che la Triestina nel secondo tempo ha avuto delle occasioni ma anche noi abbiamo costruito delle palle-gol che avremmo potuto sfruttare meglio. In ogni caso, al ritorno dobbiamo giocare come se fossimo noi a dovere rimontare». Il secondo tempo di oggi, frazione di gioco nella quale i padroni di casa hanno accorciato le distanze (all’88’) con un colpo di testa del difensore Rapisarda sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dal subentrato Sarno, insegna che il Palermo non può e non deve fare calcoli di nessun tipo: «Non possiamo permetterci di gestire – ha aggiunto Baldini già proiettato mentalmente verso la sfida di ritorno contro un avversario che ironia della sorte il presidente Mirri aveva già previsto alla vigilia del sorteggio in occasione della visita che tutta la squadra ha fatto mercoledì al santuario di Santa Rosalia a Montepellegrino – la qualificazione va ottenuta davanti ai nostri tifosi in quella che è la nostra roccaforte ma l’importante è scendere in campo sempre con concentrazione, lucidità, aggressività e avere tanta fame. I due gol nati sull’asse Valente-Floriano? Non sono situazioni preparate – ha spiegato l’allenatore toscano confortato, in generale, dalla consapevolezza di avere adesso tutta la rosa a disposizione in concomitanza con il rientro tra gli effettivi anche dei due giocatori che di recente sono guariti dal Covid – sono stati bravi loro a leggerle bene, in particolare Floriano che si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto».
La doppietta dell’ex Bari consente ai rosa, che staccherebbero il biglietto per il turno successivo anche perdendo con un gol di scarto, di affrontare la gara di ritorno con un certo vantaggio: «Ma non dobbiamo pensare di esserci già qualificati – ha puntualizzato il match-winner dell’incontro – dobbiamo giocare come se fossimo ancora sullo 0-0. Dovremo scendere in campo senza pensare di avere già passato il turno sapendo, inoltre, che davanti abbiamo un’ottima squadra». Nella ripresa, durante la quale si è messo in evidenza il portiere Massolo (preferito per scelta tecnica a Pelagotti che è tornato ad allenarsi a pieno regime in seguito ad un intervento chirurgico e salvato in una circostanza da una traversa colpita da Rapisarda) con un paio di interventi di rilievo, la squadra ha abbassato il ritmo: «Ovviamente il mister non ci ha detto di arretrare. Secondo me ha influito anche il fatto che non giocavamo da quindici giorni e inevitabilmente abbiamo perso un po’ l’intensità. Dovremo migliorare in termini di condizione, che si acquisisce comunque giocando». E che, giovedì, sarà più facile ritrovare con la carica del pubblico: «Ci aspettiamo tanta gente, abbiamo bisogno dei nostri tifosi e speriamo di entusiasmarli».
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