Playa, proiettile piove su un ombrellone Il colpo forse sparato da poligono militare

Basta poco ormai alla playa di Catania per mettere paura. Stamani un’ogiva, la parte anteriore di un proiettile, è caduta sulla spiaggia del lido Aurora, bucando un ombrellone e spaventando un ignaro bagnante che stava prendendo il sole.

Un bagnino mostra il proiettile

«Nessun ferito, anche perché il proiettile era innocuo, ma spero che episodi come questi non ricapitino più», spiega Domenico Santonocito, direttore dello stabilimento balneare. Molto probabilmente il colpo è partito dal poligono di tiro militare che si trova proprio di fronte al lido, dall’altra parte del viale Kennedy. «Abbiamo sentito spari per tutta la mattina, intorno alle dieci ho anche visto un tracciante passarmi sulla testa», racconta uno dei parcheggiatori che staziona davanti agli stabilimenti. Secondo alcuni bagnanti non è la prima volta che qualche colpo proveniente dalla zona militare supera i confini di

Poligono militare

sicurezza e finisce sulla spiaggia. Ma il titolare del lido Aurora smentisce. «Mai successo un fatto simile». Oltre alla zona militare, nelle vicinanze c’è anche un secondo poligono privato. «I carabinieri – spiega Santonocito – non hanno ancora accertato da dove è stato sparato il colpo, ma per la traiettoria che ha preso è molto probabile che venga dall’area controllata dall’esercito». Sul posto per i rilievi sono intervenuti gli uomini della compagnia di Fontanarossa.

Lido Aurora

Quello che è certo è che la paura tra i bagnanti è stata molta. «Come si fa a stare tranquilli dopo tutto quello che è successo negli ultimi mesi?», si chiede un bagnino dello stabilimento. Il riferimento è al clima di intimidazione e violenze che si è creato attorno al business della gestione delle spiagge catanesi. A cominciare dalla sparatoria in cui è rimasto ferito l’imprenditore Franco Carlino, proprietario dell’Italia Grandi Eventi, ditta che aveva ottenuto in appalto dal Comune la gestione delle spiagge libere e che si è ritirata dopo una serie di intimidazioni. Violenze che nulla hanno a che vedere con l’episodio odierno, ma che i bagnanti catanesi faticano a dimenticare.

Salvo Catalano

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