Playa, muore bambino di otto anni Il capo dei volontari difende i bagnini

«Siamo arrabbiati per una triste storia». Il responsabile del Centro volontari soccorso in mare, Alessandro Gaglio, non trattiene la rabbia. Ieri pomeriggio un bambino di nove anni è morto nei pressi della spiaggia libera due della Playa di Catania. «La madre ci ha raccontato che dopo pranzo, verso le 14, il bambino ha chiesto di poter fare il bagno – racconta Gaglio – Dopo aver ricevuto una risposta negativa, si è allontanato». A ritrovare il corpo senza vita, quasi un’ora dopo, un bagnante del limitrofo lido dei carabinieri.

«Il piccolo è stato trovato lontano dalla nostra postazione, a 4-500 metri di distanza. Non ci sono state avvisaglie di quanto stava accadendo, nessun clamore, nessuna richiesta d’aiuto. I genitori – continua il responsabile dei volontari – non si sono rivolti ai due bagnini in servizio. Il grido, la concitazione, è il sistema principale che permette ai soccorritori di capire che c’è un problema. I ragazzi sono accorsi dopo il ritrovamento, vedendo la confusione hanno cercato di prestare aiuto». I volontari del Cvsm, oltre ai 200 metri di spiaggia comunale, sorvegliano anche l’altra spiaggia confinante, quella riservata al lido della Marina che quest’anno non è in funzione ma è ugualmente presa d’assalto dai bagnanti.

Purtroppo per il ragazzino di Paternò, di origini tunisine, non c’è stato nulla da fare, inutile l’intervento dei mezzi di soccorso e la corsa verso l’ospedale. «In caso di congestione, il dolore è talmente forte che si sviene. Si muore nel giro di un minuto. L’annegamento, a quel punto, è secondario», afferma Gaglio. «Nessuno ha cercato il bambino – ripete – questo è stato un fattore che ha giocato a sfavore».

Come a sfavore – ma solo nel ritrovare il corpo – ha giocato anche l’indifferenza dei bagnanti. «È una cosa che ci fa star male, abbiamo una rabbia infinita». Alessandro Gaglio ci tiene a difendere l’operato dei volontari. «Ieri, subito dopo l’accaduto, sono iniziate le accuse. A un bagnante ho chiesto se cercava la verità o un responsabile. In questo caso – dice con fermezza – sbaglia chi pensa che i bagnini abbiano responsabilità».

 

[Foto di alby2006]

Carmen Valisano

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