Playa, denuncia di omofobia al Lido Azzurro «Fate le vostre cose da un’altra parte!»

Un pomeriggio domenicale da passare in uno dei lidi più famosi del litorale della Playa in compagnia della persona amata. Una situazione del tutto normale, almeno fin quando qualcuno non esclama: «Andate a fare le vostre cose da un’altra parte!». È quanto sarebbe accaduto a due ragazze ieri al Lido Azzurro. Chiedendo di rispettare l’anonimato, una delle giovani ha lanciato la denuncia sul profilo Facebook Lgbt News Italia. «Non ci siamo mai sfiorate; solo un bacio a stampo quando eravamo distese, poi io mi sono messa accanto a lei a guardarla e scherzare», spiega la ragazza.

Improvvisamente qualcuno si accorge di loro: «”Ma che fanno, filmiamole così facciamo vedere il video”», avrebbe esclamato una signora. Le due ignorano il commento. «Eravamo un po’ abbracciate, in modo normalissimo, come anche due amiche potrebbero fare», spiegano. «Due minuti dopo, vedo un signore avvicinarsi alle spalle della mia ragazza e fissarci per qualche minuto. Dopo di che, con voce molto alta, ci dice: “Signorine comportiamoci bene!”». Alla richiesta di chiarimento, l’uomo avrebbe risposto che la zona sarebbe stata riservata a quanti hanno in affitto una cabina, «andate da un’altra parte per le vostre cose».

Imbarazzata – «Tutti ci guardavano malissimo, dai giovani agli adulti, soprattutto le signore del video» – la coppia raccoglie asciugamani e ciabatte lasciando la spiaggia. «La mia ragazza era sbiancata, non ce la faceva più, voleva andare via, era molto triste. Non mi era mai capitato, mi sono sentita malissimo e il mio carattere non è così forte purtroppo…», ammette la compagna. Dai responsabili dello stabilimento proviene molto stupore: «A me non è stato raccontato nulla, ma non credo che se si fossero baciate normalmente sarebbero state mandate via», afferma Pina Quattrocchi. «Sono sicura che se è successo qualcosa è perché si è andati al di là del senso del pudore», precisa. «L’anno scorso è successo con due persone anziane, un uomo e una donna», allontanati per aver tenuto un comportamento poco consono, ma di quanto accaduto ieri la direzione non sa nulla.

Però su Facebook sta iniziando a prendere piede l’hashtag #boicottalidoazzurro. «Lo strumento più efficace che possiamo esercitare, soprattutto in periodo di crisi economica, è quello del boicottaggio delle attività commerciali che si dimostrano inumane, irrispettose, offensive della dignità umana», sostengono i responsabili del profilo Lgbt News Italia. «Invitiamo i proprietari del Lido Azzurro a scusarsi pubblicamente con le due ragazze e a prendere provvedimenti nei confronti di chi le ha cacciate – è l’appello – L’odio omofobo e reazionario deve essere cacciato via dalle strutture aperte al pubblico, non l’amore pacifico».

Carmen Valisano

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