Playa, bookcrossing libero in riva al mare «Far rivivere i libri grazie allo scambio»

Scambiare il proprio libro appena terminato, con un altro, mai letto prima, mentre si sta sdraiati a prendere il sole in riva al mare dellla Playa. È l’idea che sta dietro a Libro libero in spiaggia libera, un’iniziativa di bookcrossing estivo organizzata dall’associazione culturale Siculish. Uno sharing di pagine e parole che avrà come scenario le spiagge libere catanesi e come scopo quello di «liberare i volumi attraverso lo scambio». Per scoprire nuove letture, promuovere la circolazione di titoli ed autori poco noti o dimenticati, e stimolare la politica di condivisione anche dal punto di vista della letteratura.

Come funziona? Basta «portare il libro che si vuole liberare nelle sede dell’associazione, che verrà etichettato e scambiato con altri volumi nelle spiagge catanesi», si legge nell’evento creato ad hoc su Facebook per lanciare l’iniziativa. Che nasce per centrare un obiettivo ben preciso già a partire dal nome: «Abbiamo voluto associare la libertà dell’estate, del mare e della spiaggia alla stessa libertà che evocano i libri, ma anche e alla voglia di liberare i volumi, per dare loro una nuova vita», spiega l’organizzatore Cono Davide Cinquemani. La stessa libertà su cui si basa anche la scelta delle location in cui avverranno gli scambi: le «spiagge catanesi della Playa in cui l’ingresso è gratuito – spiega l’organizzatore – come il lido dell’Università e le tre spiagge libere cittadine». Massima libertà anche nelle modalità di crossing, aperto a tutte le tipologie di volume, «senza discriminazioni di genere, trama o lingua», anticipa Cono. Unica regola per aderire allo sharing: «I libri devono essere in buono stato», sottolinea.

Lanciata a maggio, mese dedicato ai libri e alla lettura, Libro libero in spiaggia libera proseguirà per tutta l’estate, invadendo le spiaggie con una modalità di scambio d’ispirazione cinematografica, i cui protagonisti saranno i ragazzi dell’associazione Siculish nei panni di «portatori sani di letteratura». «Abbiamo preso spunto dall’immagine del venditore di pop corn che girava tra le poltrone dei cinema americani, con appeso al collo il classico distributore a strisce bianche e rosse», anticipa l’organizzatore. Ma il posto di snack e bibite sarà occupato dai libri da scambiare. «Invece di vendere cocco, proporremo libri in scambio», ironizza Cono. Un vero e proprio «flash mob letterario, perché in molti scopriranno l’iniziativa sul posto – spiega ancora l’organizzatore – e chi sta leggendo in spiaggia può scambiare il proprio libro, che magari ha appena finito, con uno nuovo che non conosceva».

Una versione «estiva ed itinerante» dei classici centri permanenti di bookcrossing – come il servizio di scambio già attivo a Palazzo della Cultura – che vuole anche «stimolare ed informare un target nuovo, che magari non va scambiare i propri libri perché non saprebbe dove farlo», spiega Cono. E che, a pochi giorni dal lancio, ha già ottenuto un buon riscontro. «Abbiamo già raccolto numerosi libri – anticipa l’organizzatore – che andremo poi a scambiare al mare a partire da metà giugno, all’apertura delle spiagge, dove andremo con cadenza periodica». Le date dei mob verranno segnalate sulla pagina Facebook dell’associazione culturale Siculish, «così chi vuole può raggiungerci e portarci il proprio libro – spiega Cono – Oppure, chi non vuole aspettare, può già liberare il proprio volume portandolo tutte le mattine nella sede dell’associazione, in via Giovanni Anzalone 14, dove può già ritirarne un altro in cambio o prenotarne uno per il crossing in spiaggia».

Ma Libro libero in spiaggia libera è solo la prima iniziativa che l’associazione culturale Siculish – realtà etnea nata nel 2014 e che si occupa di promuovere il siculish, un mix linguistico tra siciliano ed inglese sviluppato dagli emigrati negli Stati Uniti, e le lingue trasformative attraverso iniziative culturali – ha messo a punto per promuovere libri e lettura. «Questa è solo la prima puntata: in futuro ci piacerebbe ampliare il crossing in giro per la città, ripetendo i flash mob di scambio nei parchi o nei mercati cittadini», anticipa Cono. Oppure organizzando dei blind reading, «appuntamenti al buio in cui i lettori possono comprare o scambiare i propri libri con altri volumi coperti, senza quindi guardarne la copertina, ma lasciandosi ispirare solo da titolo e genere», spiega l’organizzatore. Per conoscere nuove letture e autori, ma anche per riscoprire i grandi classici del passato, spesso dimenticati in fondo alle librerie. «Un libro chiuso in uno scaffale resta chiuso per sempre, invece basta poco per diffonderlo, liberarlo e farlo vivere di nuovo», conclude Cono. Perché, come ha detto una volta Umberto Eco, «il bene di un libro sta nell’essere letto».

 

[Foto di eddy_]

Perla Maria Gubernale

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