I fatti risalgono allo scorso mese di giugno, quando un giovane palermitano identificato poi in Umberto Mustacchia, l’arrestato, si era presentato alla vittima e, minacciandolo lo aveva “invitato” a consegnargli a titolo di “messa a posto” una somma di denaro pari a 1500 euro, come prima rata e un importo ancora da definire per quelle successive. Inoltre aveva intimato al titolare di interrompere l’esecuzione dei lavori fino a quando non avesse dato la somma richiesta.
L’esattore del pizzo dopo essersi recato in più occasioni sul cantiere allestito nei pressi di via Roma, si era rivolto sia al titolare dell’impresa che agli operai affermando di essere un emissario della nota famiglia mafiosa di “Porta Nuova” e pronunziando le seguenti frasi: “qua dobbiamo mangiare, perché abbiamo i carcerati e dobbiamo mantenere le famiglie”, “i cristiani devono campare là dentro”.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo, al termine di una complessa attività d’indagine coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno arrestato Mustacchia, nato a Palermo classe 1986, volto noto alle forze dell’ordine. L’accusa è di estorsione continuata e aggravata dal metodo mafioso.
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