Sangue sull’asfalto e tanta preoccupazione, ma non sarebbero gravi le conseguenze degli incidenti che hanno coinvolto due ciclisti impegnati in una gara su strada a Piedimonte Etneo. I due uomini, sulla quarantina, avevano preso parte alla prima edizione del mediofondo dei castagni dell’Etna, manifestazione sportiva organizzata dall’Asd Team bike ionica Riposto su un percorso di circa 11 chilometri. La gara si snodava sulle strade che collegano le frazioni di Presa, Vena e Montargano (Mascali).
Mentre il gruppo di bici – circa un’ottantina i partecipanti – era impegnato in uno dei sette giri della gara, il primo dei due ciclisti è caduto rovinosamente sull’asfalto della strada provinciale Presa-Montargano, nel punto al confine fra i Comuni di Piedimonte e Mascali. Il manto stradale sconnesso e l’alta velocità che si raggiunge in quel tratto, in ripida discesa, sarebbero secondo i testimoni la causa dell’incidente. L’uomo è stato soccorso in primissima battuta da alcuni passanti e dal personale della farmacia di Presa. In seguito sono intervenute l’ambulanza di gara e quella del 118. Avrebbe riportato un ematoma allo zigomo e diverse ferite ed escoriazioni al volto e nel resto del corpo.
Poco dopo, la seconda caduta si è verificata sempre nello stesso tratto del percorso. Momenti di paura per la vittima che, inizialmente, sembrava non riuscisse a muovere le gambe. La gravità della situazione avrebbe anche fatto valutare l’ipotesi di un intervento dell’elisoccorso, ma per fortuna il quadro si è subito stabilizzato. Il ciclista è stato poi curato da un’ambulanza del 118. In seguito, sono giunti sul posto per i rilievi i carabinieri della stazione di Piedimonte.
La gara non è stata sospesa, animando critiche che erano già state numerose nei giorni precedenti il mediofondo dei castagni. Lo svolgimento dell’iniziativa, patrocinata dalle amministrazioni di Piedimonte e Mascali e dal Comitato Acsi ciclismo di Catania, ha comportato il blocco della viabilità a Presa e Vena. «Proprio la domenica, quando in zona arrivano i villeggianti, ci siamo trovati isolati – spiegano i residenti di Presa – senza saperne nulla e senza ricadute nei nostri paesi, visto che la premiazione si terrà a Piedimonte centro». Analoghe le reazioni dal Santuario di Vena, dove nel fine settimana aumenta l’afflusso di pellegrini e dove in mattinata si sono tenute delle celebrazioni. Per raggiungere la chiesa i fedeli hanno utilizzato strade secondarie non senza disagi.
Riceviamo e pubblichiamo dall’Acsi Ciclismo Sicilia:
«Precisiamo che il ciclista coinvolto nella caduta autonoma è stato soccorso immediatamente, in primissima battuta, da volontari incaricati dalla società organizzatrice i quali hanno provveduto a chiamare e far intervenire urgentemente, così come avvenuto, l’autoambulanza di gara e il medico rianimatore, per le prime cure del caso». E che «i carabinieri della stazione di Piedimonte non sono giunti sul posto in seguito all’avvenuto incidente per i rilievi del caso, ma si trovavano già sul percorso di gara insieme ad altre forze dell’ordine a tutela della sicurezza della manifestazione e dei loro partecipanti, collaborando con il direttore di corsa».
La manifestazione «aveva il percorso stradale perfettamente segnalato per rendere possibile, a tutti gli atleti, di percorrere il tracciato della gara in completa sicurezza […] Inoltre risultava presidiato nei punti più critici, in tutti gli incroci e lungo tutta la sua percorrenza, oltre che dalle forze dell’ordine, da circa 50 volontari qualificati, da scorte tecniche motorizzate abilitate e autorizzate per lo svolgimento del compito, da mezzi dell’organizzazione, così come previsto dal codice della strada e dalla vigente normativa che regolamenta lo svolgimento delle manifestazioni ciclistiche su strada».
A proposito, infine, della comunicazione ai cittadini e della circolazione, l’Acsi precisa: «Il presidio sulla circolazione è stato garantito dalle forze dell’ordine secondo quanto indicato dall’autorizzazione rilasciata dalle competenti autorità a tutela della sicurezza dei ciclisti partecipanti. La cittadinanza era stata avvertita nei giorni precedenti ed era a perfetta conoscenza dello svolgersi della manifestazione anche a mezzo di locandine e cartellonistica stradale opportunamente affissa, e non abbiamo avuto lamentele nel giorno della gara da parte dei residenti presenti».
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