Ritrovare un contatto con la natura e riappropiarsi degli spazi della città. E’ lo scopo di «Riprendiamo il Boschetto», una «colonizzazione di gruppo autogestita» dell’area verde a due passi dalla Playa di Catania, una tra le più belle e grandi che la città ci offre ma che i catanesi dimenticano di possedere. E che l’amministrazione trascura. Un’idea nata spontaneamente da un gruppo di amici che, pranzo a sacco e scarpe da ginnastica ai piedi, hanno unito la voglia di passare una giornata rilassante all’aria aperta al bisogno di fare qualcosa per la collettività, coinvolgendo tramite facebook altri cittadini che, ieri mattina, armati di plaid, libro, pallone e schiscetta, si sono dati appuntamento all’ingresso del parco per passare insieme l’intera giornata.
«Un’iniziativa propositiva, ma anche di denuncia», spiega Valentina Riolo, avvocato, consigliere del Pd nella prima circoscrizione e co-organizzatrice dell’evento. Perché «gli spazi verdi a Catania non sono valorizzati e sono purtroppo abbandonati all’incuria», afferma. Infatti, dopo l’incendio – di cui non si conoscono le cause – che qualche settimana fa ha distrutto sei ettari della zona sud del boschetto, la situazione non è ancora tornata alla normalità. E, tra un vialetto e l’altro, si notano tronchi tagliati e rami secchi abbandonati sul terreno, ma anche interi alberi divelti, segni – non ancora bonificati – del ciclone che nel marzo scorso si è abbattuto sulla zona orientale della Sicilia, causando grossi danni in tutto il Catanese.
Un picnic collettivo, ma anche un momento di aggregazione per grandi e piccini. Ad accompagnare panini imbottiti e passeggiate in mezzo al verde una serie di attività ludico-sportive, tra cui partite a pallavolo, Un, due, tre stella e Gioco del fazzoletto per bambini, e un flash frozen mob a sorpresa per promuovere il rispetto della natura. Ma anche lezioni di Tai Chi Chuan e Yoga a cura di maestri in queste due arti orientali anti-stress per eccellenza. E poi, tanto spazio alla sensibilizzazione sulle aree verdi di Catania poco valorizzate dalle istituzioni e quasi per nulla sfruttate dalla gente. «Questa fa parte di una serie di iniziative per riprenderci i nostri spazi», afferma Michele Giorgianni, co-organizzatore della giornata e anche lui avvocato. «Di momenti come questi qui al boschetto, ma anche in altri lughi meravigliosi ma dimenticati, dovrebbero essercene di più». Cose all’apparenza straordinarie, ma che dovrebbero essere la normalità. «Il problema è che nella nostra città tutto ciò che è normale diventa straordinario», lamenta Giorgianni.
Da qui l’idea di «Riprendiamo Catania», un gruppo spontaneo per la ripresa di luoghi simbolo della città come il boschetto, con l’intento di trasformarsi in un movimento cittadino, con già altre iniziative in cantiere. «Una realtà che possa crescere tra la gente e che dia contributi attivi», annuncia Riolo. «E in cui ognuno possa fare la propria parte, al di là delle risposte che non arrivano dall’amministrazione».
[Foto di Francesco Cambria]
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