«Sono stato aggredito perché stavo filmando degli operai che stavano eseguendo la capitozzatura di alcuni alberi». Quanto avvenuto la mattina di venerdì scorso è stato riassunto nero sul bianco dalla vittima in una denuncia per lesioni personali presentata alla questura di Catania nei confronti di un dipendente della Multiservizi, la società partecipata che si occupa di manutenzione e pulizia in città. «Non ne sono assolutamente a conoscenza. I dipendenti non ci hanno riferito nulla», commenta a MeridioNews la presidente Serena Spoto.
Stando a quanto esposto nella denuncia dal cittadino catanese, l’aggressione sarebbe avvenuta in via San Nullo all’angolo con via La Ferlita. «C’erano alcuni operai della Multiservizi che stavano potando gli alberi utilizzando la tecnica della capitozzatura», spiega al nostro giornale il denunciante che preferisce rimanere anonimo. L’uomo riferisce di avere chiesto al capo operaio il motivo dell’utilizzo di quella tecnica che, oltre a essere dannosa per le piante, è stata anche vietata con un decreto del ministero dell’Ambiente dell’aprile del 2020. «In un primo momento, mi ha risposto che mi sbagliavo – continua il denunciante – Poi, invece, ha ammesso che quegli alberi li stavano capitozzando perché così era stato loro indicato di fare».
È a questo punto che il cittadino comincia a riprendere la scena con il proprio cellulare, intenzionato poi a effettuare un reclamo. «Improvvisamente il supervisore ha cominciato a spintonarmi violentemente per farmi desistere dall’effettuare la ripresa. Nel frattempo – continua il racconto – un operaio si è avvicinato con fare minaccioso e mi ha colpito con degli schiaffi in testa». L’uomo cade a terra. A riportare la situazione alla calma è stato poi l’intervento di altri operai che hanno allontanato l’aggressore. Contattata dalla vittima, una volante della polizia arriva sul posto quando, però, sia il supervisore che l’aggressore si sono già allontanati.
«Ai poliziotti ho mostrato il video – afferma la vittima – Uno degli agenti ha riconosciuto l’uomo che mi aveva aggredito poco prima – afferma la vittima – e ha chiesto agli altri operai di contattarlo per farlo tornare». L’uomo, effettivamente, ritorna e parla pure con i poliziotti. «Lì per lì mi hanno chiesto se avessi bisogno di un’ambulanza ma ho detto di no – continua il cittadino – Poi, però, trascorsa qualche ora, ho avvertito un malessere e sono andato al Pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi vecchio». Lì, dopo averlo visitato e avergli prestato le cure del caso, i sanitari hanno rilasciato alla vittima un referto medico per un’aggressione con contusione ed escoriazione con trauma al volto, escoriazioni al gomito destro e trauma alla regione lombare con una prognosi di dieci giorni.
Aggiornamento delle 15. Riceviamo e pubblichiamo dalla presidente di Multiservizi Serena Spoto: Le dichiarazioni riportate nell’articolo sono ben lontane da quanto riportato nelle relazioni di servizio. Nel corso della potatura di alcuni alberi in via La Ferlita, un cittadino ha oltrepassato il confine dell’area di cantiere in maniera vemente, intimando agli operatori di interrompere la loro attività. A questo punto il coordinatore, in quanto responsabile della sicurezza dei luoghi, ha chiesto al cittadino di allontanarsi. E ciò in quanto la zona prossima alla potatura degli alberi è estremamente pericolosa a causa della caduta di rami. Il cittadino tuttavia, non solo si è rifiutato ma, allorché un dipendente lo ha tirato per un braccio al fine di portarlo fuori dall’area di cantiere, si è gettato a terra, urlando e dando in escandescenze. Dunque, anche a tutela dell’onorabilità dei lavoratori e dell’immagine della Multiservizi, si rileva che nessuna aggressione è mai avvenuta. Si coglie l’occasione per sottolineare che la Multiservizi effettua la potatura su disposizione e sotto il controllo del Comune. Se talvolta si effettua una potatura più incisiva, nel caso di specie il coppicing di un eucalipto, è solo per la tutela della pubblica incolumità. Sta accadendo purtroppo che l’attività di potatura è ormai oggetto di una parossistica campagna di sospetto sul presunto (e inesistente) danneggiamento del patrimonio arboreo. Ciò che è avvenuto è il frutto di tale clima di sospetto. Si rileva sin d’ora che la Multiservizi non é disposta ad accettare ulteriori tentativi di interruzione di pubblico servizio riservandosi ogni azione legale in merito all’accaduto.
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