Piazza Marina, l’allarme dei commercianti «Dopo pedonalizzazioni fatturati dimezzati»

Cana, è un piccolo ristorante ed enoteca che si trova in via Alloro a Palermo aperto ormai da una decina d’anni. Quando aprì era il periodo della rinascita di quella zona della città, c’erano diversi ristoranti, bar e pub. Adesso Cana resiste insieme a pochissime altre attività in quella via, assoggettata alla mancanza di posteggi, perché ormai tutta piazza Marina e buona parte di piazza Magione hanno parcheggi a disposizione solo dei residenti. «Io sono d’accordo alle pedonalizzazioni e al regolamento contro la movida selvaggia – dice Michele Ricco, gestore di Cana – ma noi abbiamo visto il nostro fatturato letteralmente dimezzarsi da un anno all’altro». 

«Chi viene al ristorante vuole rilassarsi – continua – spesso la gente dopo che prenota chiama per disdire perché non trova posteggio. Parcheggiare al Foro Italico e farsela a piedi fino da noi è una cosa che non ci sentiamo di consigliare ai nostri clienti perché ultimamente la via Alloro ha subito un forte degrado e spesso girano da qui delle baby gang che derubano gli avventori, la microcriminalità è diventa un problema. Noi da settembre ad oggi abbiamo subito tre furti». 

La via Alloro è una delle vie più belle del centro storico della città, con diversi musei, molti palazzi nobiliari e lo sbocco panoramico sul Foro Italico, alcuni residenti si chiedono come mai non venga pedonalizzata visto che la via «viene utilizzata eccessivamente di giorno, a velocità eccessive – dicono alcuni abitanti della zona – ed è quasi deserta la sera, è diventata pericolosa». «A piazza Marina i posteggi per i residenti sono troppi, spesso la sera rimangono vacanti – aggiunge Ricco – ed è comunque pieno di posteggiatori abusivi, si potrebbe pensare a dei parcheggi a pagamento orario? Così da scoraggiare soste troppo lunghe, perché bisognerebbe fornire un’alternativa». Anche la navetta gratuita messa a disposizione dal Comune sembra non dare il riscontro sperato «La navetta la vediamo passare sempre vuota la sera, – sottolinea il proprietario di Cana – qua vengono gli over 40 e anche over 50 di certo non sono abituati a posteggiare troppo lontano e poi prendere la navetta. Vorremmo proporre a Giusto Catania di fare un giro per la via di notte così da potere vedere con i suoi occhi di cosa parliamo». 

Ad aggiungersi alla voce dei gestori di Cana c’è anche il Teatro Libero «Se da un lato non possiamo che essere favorevoli ad interventi di pedonalizzazione che dovrebbero migliorare la vivibilità, – dice Luca Mazzone, proprietario del teatro di piazza Marina – dall’altro registriamo che questi interventi rimangono estemporanei e non calati in un progetto complessivo che riveda totalmente servizi e mobilità di tutto il quartiere. Se non si consente il parcheggio, si devono prevedere servizi che consentano a chi non risiede nella zona di potervi accedere nelle ore notturne, aiutando le tante attività commerciali e culturali che vi insistono».

Invece «c’è tanta approssimazione. – continua Mazzone – Sono necessari: parcheggi, servizi, controlli e soprattutto un presidio costante della zona. La residenza di qualità, di cui questa zona ha bisogno, sta scappando se già non l’ha fatto. Dunque, che idea di centro storico abbiamo? Io credo che ci si debba sedere ad un tavolo e immaginare una rete di servizi, seri e credibili, che oggi non esistono».

La risposta dell’assessore alla mobilità del comune di Palermo non tarda ad arrivare: «A trecento metri da via Alloro c’è un parcheggio di 420 posti: il Foro Italico, – dice Giusto Catania a MeridioNews la più grande area di parcheggio, gratuito, del centro storico. Le pedonalizzazioni poi sono oggettivamente un grande vantaggio per le attività commerciali, soprattutto notturne che non avrebbero potuto beneficiare del suolo pubblico. La scelta di garantire una parte di parcheggi ai residenti è un modo per coniugare interessi diversi, spesso conflittuali, tra residenti e commercianti».

Alessia Rotolo

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