Piazza Europa, ancora critiche ai lavori «La buca? Una marmitta dentro un parco»

Una riqualificazione poco attenta ai bisogni di bambini, disabili, ipovedenti, amanti della natura. E anche di chi a contatto con smog e cemento rischia di morire. Sul nuovo volto di piazza Europa, inaugurata appena una settimana fa dopo una lunga serie di lavori (non ancora finiti) e guai giudiziari, la presidente dell’associazione per la Difesa dell’ambiente e della salute Marisa Falcone è netta: «E’ una beffa verso tutti i cittadini». Attorno al nuovo volto di uno degli spazi più amati dai catanesi il dibattito ha lasciato molto spazio alle critiche, anche sui social network, diventando tema della campagna elettorale di tutti i candidati alla carica di sindaco vista l’inaugurazione avvenuta a poco più di un mese dalle elezioni. «Si vuole fare passare un parcheggio per un’area verde attrezzata da utilizzare come luogo di passeggio e svago – afferma Falcone, candidata al Consiglio comunale con la lista di Maurizio Caserta – Avere tentato malamente di decorare una colata di cemento armato con pianticelle già ingiallite e ritagli di prato preconfezionato è un tentativo, mal riuscito, di far dimenticare quella che era precedentemente una delle più belle terrazze sul mare di Catania».

«Questa storia mi ha fatto indignare. E’ impensabile che quel luogo possa essere spacciato per una piazza dove far giocare dei bambini», spiega l’avvocato, presidente di un’associazione che si batte contro un nemico invisibile, «le barriere chimiche». Affetta lei stessa da sensibilità chimica multipla, vede nella nuova piazza Europa uno dei simboli di quello che non rappresenta a pieno titolo uno spazio fruibile da tutti. «Batterci per il verde nelle nostre città e contro lo smog significa lavorare seriamente per il cittadino». Il problema risiede anche sotto la piazza stessa: «Quando il parcheggio verrà inaugurato, dalla bocca al centro di piazza Europa usciranno i miasmi delle marmitte che appesteranno l’aria con i gas tossici emessi massimamente al momento dell’accensione e dell’uscita». Una vera e propria marmitta al centro di un parco, dunque. «Catania ha un altissimo tasso di inquinamento ambientale e le malattie legate sono in preoccupante crescita. Il sindaco, che è tutore della salute pubblica, deve attivarsi seriamente».

Le persone che l’Adas raccoglie attorno a sé sono «campanelli d’allarme» di una società sempre più soggetta a malattie derivate dall’inquinamento e troppo spesso non riconosciute in tempo. Che cominciano sempre più a colpire i bambini, «affetti sempre più da asma atipica». E poi le persone con vari tipi e livelli di handicap. In piazza Europa avranno difficoltà a passeggiare «i diversamente abili. Quelli in carrozzina, sì, ma anche chi ha problemi all’anca e altri problemi». O gli ipovedenti tratti in inganno dalle vetrate che sormontano i muretti. «L’amministrazione di Catania ancora una volta mostra di essere disattenta verso i diversamente abili – conclude Marisa Falcone – E le barriere architettoniche presenti in troppi edifici pubblici lo testimoniano».

 

Carmen Valisano

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