Piazza Don Bosco abbandonata tra i rifiuti «La statua della Pietà soffocata dai graffiti»

La statua della Pietà ridotta una pietà dai graffiti. Ma anche cartacce nelle aiuole, un manufatto in mattoni usato impropriamente come grosso cestino per rifiuti e una diffusa sensazione di trascuratezza. Parliamo della villetta di piazza Don Bosco, tradizionale ritrovo dei giovani della zona e degli studenti dell’omonimo istituto che sorge di fronte. Nonostante gli interventi che si sono susseguiti negli anni per cercare di migliorare l’area, come l’installazione della postazione di bike sharing o la rimozione di un impianto di distribuzione carburante, questo giardino periodicamente ripiomba nel dimenticatoio.

L’esempio più calzante è quello della statua che si erge al centro dello spazio verde: il gruppo statuario della Pietà, realizzato in marmo bianco di Carrara dallo scultore Ettore Ximenes e collocato lì nel 1955 su un piedistallo di marmo grigio di Billiemi, negli anni è stato più volte ripulito dalle scritte degli incivili che ne hanno impropriamente decorato il basamento su ogni lato. L’ultima pulizia risale a circa un decennio fa, ma già da molto tempo quel lavoro è stato vanificato, ed anzi un intervento di copertura delle nuove scritte ha lasciato – circa un paio di anni fa – una toppa peggiore del buco, con una mano di vernice azzurra che adesso è semplicemente lo sfondo per altri deturpamenti redatti col pennarello. Se persino un sito istituzionale come quello della Città metropolitana sottolinea che «sarebbe opportuna una recinzione per preservare questo capolavoro da eventuali atti vandalici», si capisce come il problema sia noto ma non affrontato.

I vandali, tuttavia, non si sono limitati a danneggiare solo il bene artistico, dato che le loro bravate campeggiano anche sulle panchine, sui pali dell’illuminazione pubblica (uno dei quali ha pure una lampada mancante), sulla struttura di servizio in mattoni utilizzata per la manutenzione del verde (anzi, lo faceva prima di vedere lo sportello divelto e lo spazio interno riempito di rifiuti) e persino uno dei nuovi parcometri posato dall’Amat da pochi giorni.

Una situazione di incuria acuita dal contesto nel quale è immerso il giardino. Così si trovano cartacce e spazzatura varia che arredano a macchia di leopardo vialetti e aiuole, ma anche la sempiterna pagoda che sul lato di viale Lazio vende la sua mercanzia lasciando alle spalle scatole e cartoni, oltre alla superstite pompa di benzina, che – nonostante sia erede di impianti presenti in loco fin dalla nascita della piazza – di certo mal si coniuga con uno spazio che dovrebbe essere dedicato al relax e possibilmente alla salubrità.

In merito alla possibilità dell’ennesima ripulitura della statua, da Palazzo delle Aquile assicurano che «il monumento, al pari di tutte le altre sculture cittadine, sarà interessato da un’opera di pulizia e manutenzione a cura della Reset, anche se non è possibile dare una tempistica per l’intervento specifico». Si tratta della squadra coordinata dalla restauratrice dell’Accademia delle Belle Arti, Serena Bavastrelli che attualmente è al lavoro sul parco statuario di Villa Giulia.

Sul fronte dei rifiuti, invece, la Rap replica che «domenica scorsa è stata effettuata una pulizia straordinaria dell’area interna al giardino (vialetti e aiuole) che si unisce all’ordinario spazzamento dei marciapiedi che contornano l’area verde». Una situazione, spiegano dall’azienda, che si ripete periodicamente, dato che la villetta viene impropriamente usata come bivacco, e quindi i rifiuti – soprattutto resti di confezioni di cibo, vestiti e cartoni – spuntano in continuazione, specie nei weekend. Relativamente ai cestini «verrà effettuato un sopralluogo per accertare se ci sono i presupposti per la loro implementazione».

«Inoltre – puntualizza l’ex municipalizzata – giovedì è stata rimossa la spazzatura all’interno della struttura in mattoni, divenuta immotivatamente ed incivilmente luogo di abbandono di rifiuti, visto che sono presenti dei cestini a poca distanza che vengono regolarmente svuotati. Nell’incavo sono state poste delle assi di legno in via provvisoria (vedi foto sopra), stante il fatto che, essendo presente una buca di circa due metri, è necessario che l’autorità competente lo transenni per renderlo inaccessibile». In merito il dirigente comunale del settore Ville e giardini, Domenico Musacchia, assicura che «verificherà la situazione sul posto».

Massimo Gucciardo

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